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Il Museo Nubiano

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Aperto nel 1997, il Museo Nubiano è un ottimo seppur  tardivo contributo a testimonianza della storia e della cultura dell'antica Nubia e della sua popolazione nella storia egiziana. Questa cultura, non meno antica di quella dell’ Egitto faraonico, ha occupato  le rive del Nilo per millenni nell’area definita oggi come Egitto meridionale o nord Sudan.
 
 
Questa civiltà è stata distrutta quasi completamente dalla costruzione dell’Alta Diga, che causò l' inondazione dell’antico centro della Nubia, e il conseguente trasferimento coatto di oltre 100.000 persone. Il museo ospita la collezione di reperti rinvenuti dalla regione nubiana, e racconta la storia dello sviluppo della civiltà nella valle meridionale del Nilo, dalla preistoria passando per le età faraoniche, l’avvento del Cristianesimo e dell’Islam e infine la costruzione della diga negli anni’60 del 1900.
 
 
La questione nubiana è diventata un problema di grande interesse politico. Nella corsa allo sviluppo del paese negli anni ’50 e ’60, il governo egiziano non risarcì nè pianifico adeguatamente la risistemazione della popolazione colpita dalle conseguenze dell’Alta diga.La protezione dell’eredità della cultura nubiana fu ugualmente trascurata.
 
Qualche organizzazione internazionale si rese disponibile a trasferire alcuni dei più importanti monumenti della Nubia nelle zone limitrofe, come i templi di Abu Simbel. Altri vennero smantellati e letteralmente spediti all’estero come compenso per gli aiuti ricevuti. Il tempio di Dendur ora esposto al Metropolitan Museum di New York  ne è un esempio.
 
 
Il museo nubiano intendeva  dare il suo contributo contro questa ingiustizia, pur riuscendoci solo in parte, soprattutto perchè ancora nelle sue esposizioni non fa alcun accenno alle conseguenze della diga sulla popolazione nubiana; d’altra parte è una delle uniche istituzioni che continua a fornire un quadro sulla storia della regione e di questa affascinante cultura.
 
Di particolare pregio sono le case tradizionali, recuperate da aree attualmente sommerse.
 
 
Il museo si trova nei dintorni del cimitero fatimide, il quale custodisce un considerevole numero di piccoli mausolei risalenti al 9° secolo. Alcune delle tombe qui presenti appartengono ai santi locali e sono decorate secondo i motivi delle bandiere tradizionali e visitate spesso dalla popolazione locale. Il cimitero si trova a lato dell’antica cava di granito dove si erige l’obelisco incompiuto.  Alto quasi 2 metri,  questo  sarebbe stato il più grande obelisco mai scolpito nell’antichità. Completato su tre lati, restò ancorato al letto di roccia quando vennero scoperte delle fenditure lungo la sua struttura.
 

 

Le raccolte del Museo

 


In questo piccolo museo sono raccolti molti esempi di arte nubiana e sono stati ricostruiti vari momenti di vita quotidiana di questa cultura. All'ingresso troneggia una grande statua di Ramesse II, che accoglie i visitatori.

 

Passeggiando per le sale del museo si possono ammirare vari reperti risalenti a varie epoche, dal periodo egiziano fino alla conquista islamica di questi territori. Un splendido esempio di questo periodo è una bellissima anfora in oro, decorata con scritte in arabo stilizzate. La stessa anfora è rappresentata in una banconota egiziana.

 

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