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Il tempio di Dendera: storia, miti e leggende

Nel cuore dell'antico Egitto sorge il tempio di Dendera, un monumento che ha resistito alla prova del tempo, affascinando visitatori e studiosi per millenni. Questo straordinario complesso architettonico, dedicato alla dea Hathor, rappresenta un tesoro di storia, arte e spiritualità egizia. La sua imponente struttura e i dettagliati rilievi offrono uno sguardo unico sulla vita e le credenze dell'antico Egitto, catturando l'immaginazione di chiunque si avventuri tra le sue mura millenarie.

Questo articolo esplora la ricca storia e l'architettura del tempio di Dendera, approfondendo il culto della dea Hathor e il suo significato nella religione egizia. Si esaminerà anche lo Zodiaco di Dendera, un antico capolavoro astronomico che continua a suscitare dibattiti e meraviglia. Attraverso questo viaggio, si svelerà come il tempio non sia solo un monumento al passato, ma una fonte continua di scoperte e conoscenza per il presente.

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L'indice:

#1.Storia e architettura del tempio di Dendera

#2.Il culto della dea Hathor

#3.Lo Zodiaco di Dendera

#4.Conclusione

 

1- Storia e architettura del tempio di Dendera

 

Origini e costruzione

Il tempio di Dendera, situato sulla riva occidentale del Nilo a circa 4 km a nord di Qena e a 615 km dal Cairo, ha una storia che risale a tempi antichissimi. Sebbene le strutture attuali siano principalmente di epoca tolemaica e romana, ci sono prove che il primo edificio sul sito sia sorto intorno al 2250 a.C., durante il regno di Pepi I nell'Antico Regno.

La costruzione del tempio attuale iniziò nel 360 a.C. sotto il regno di Nectanebo II, l'ultimo faraone di origine egizia. Tuttavia, la struttura principale che vediamo oggi, il Tempio di Hathor, fu iniziata nel 54 a.C. durante il periodo tolemaico. La sua costruzione continuò sotto il dominio romano, con imperatori come Traiano e Domiziano che contribuirono al suo completamento e ampliamento.

 

Struttura del complesso templare

Il complesso di Dendera è vasto e comprende numerose strutture:

  1. Il Tempio di Hathor (struttura principale)
  2. Due case natale (mammisi)
  3. Un lago sacro
  4. Una basilica
  5. Numerosi santuari minori
  6. Un pozzo
  7. Una porta monumentale di epoca romana

Il complesso è circondato da una cinta muraria in mattoni di fango, ancora visibile oggi. Dal tetto del tempio principale, si può godere di una splendida vista panoramica su queste antiche mura.

 

Stile architettonico tolemaico-romano

Il Tempio di Hathor è un eccellente esempio di architettura tradizionale faraonica, ma con influenze greco-romane. Costruito principalmente durante la dinastia tolemaica, periodo di dominio greco in Egitto, il tempio mostra una fusione di stili.

La sala ipostila è particolarmente impressionante, con 24 colonne alte circa 15 metri. Ogni colonna ha capitelli hathorici, con il volto della dea Hathor scolpito su tutti e quattro i lati, completo di orecchie bovine.

Le pareti del tempio sono riccamente decorate con rilievi e iscrizioni, molti dei quali conservano ancora la loro colorazione originale. Questi dettagli offrono uno sguardo unico sulla vita e le credenze dell'antico Egitto.

Il tempio ha una pianta semplice ma funzionale, che include spazi come la Sala delle Apparizioni, dove la statua della dea Hathor veniva mostrata durante le cerimonie religiose, e il santuario, accessibile solo agli alti sacerdoti e al faraone.

 

2- Il culto della dea Hathor

Hathor, una delle divinità più amate e venerate dell'antico Egitto, godeva di un culto estremamente popolare e sentito. La sua figura divina incarnava numerosi aspetti positivi, tra cui l'amore, la gioia e la bellezza, guadagnandosi epiteti come "Signora della casa del Giubilo" e "Colei Che riempie il Santuario di Gioia".

 

Importanza di Hathor nella mitologia egizia

Nella complessa mitologia egizia, Hathor aveva un ruolo multiforme. Era considerata la patrona di tutto ciò che dava felicità e rendeva la vita degna di essere vissuta. Come "Signora della vita", proteggeva la musica, la danza, l'ebbrezza e la sessualità. Il suo legame con il dio-sole Ra era particolarmente complesso: poteva essere considerata l'occhio di Horo, sua figlia o sua madre, a seconda del contesto mitologico.

Hathor aveva anche un aspetto oscuro, come raccontato nel "Mito della distruzione degli uomini", dove si trasformava nella sanguinaria dea leonessa Sekhmet. Nonostante ciò, il suo ruolo principale rimaneva quello di divinità benevola e protettrice.

 

Rituali e cerimonie nel tempio

Nel Tempio di Dendera, centro principale del culto di Hathor, si svolgevano numerosi rituali e cerimonie in suo onore. La musica era fondamentale nelle liturgie: le sacerdotesse danzavano e suonavano il sistro e il collare menat per esprimere la loro gioia nell'adorazione della dea.

L'offerta di vino e birra giocava un ruolo centrale nelle cerimonie, così come la "danza degli specchi", durante la quale le ballerine eseguivano movimenti ritmati tenendo in mano specchi e nacchere a forma di mano, entrambi oggetti sacri alla dea.

 

Rappresentazioni di Hathor nel tempio

Nel Tempio di Dendera, Hathor è rappresentata in varie forme. Spesso appare come una donna dalle orecchie di vacca o come una vacca celeste. Una delle raffigurazioni più significative la mostra mentre allatta il faraone, simboleggiando il suo ruolo di madre divina che conferisce vita, salute e immortalità al sovrano.

Sulle pareti del tempio si trovano anche raffigurazioni di Cleopatra VI e Cleopatra VII Filometore, rappresentate nella stessa posa della dea Iside, a testimonianza della continuità del culto di Hathor anche in epoca tolemaica e romana.

Il tempio ospita inoltre numerose cappelle dedicate a Hathor e ad altre divinità associate, ciascuna con un significato preciso all'interno del complesso sistema di credenze e rituali legati al culto della dea.

 

3- Lo Zodiaco di Dendera

 

Descrizione dello Zodiaco

Lo Zodiaco di Dendera è uno dei più antichi esempi di riproduzione della volta celeste conosciuti al mondo. Si tratta di un disco di pietra ad alto rilievo, originariamente collocato al centro del soffitto della sala dei Misteri nel tempio della dea Hathor a Dendera, in Egitto. Il bassorilievo, in pietra arenaria, misura complessivamente 2,55 metri per 2,53, con un disco centrale del diametro di 1,55 metri.

La rappresentazione astronomica è sostenuta da quattro paia di divinità con testa di falcone e dalle quattro divinità dei punti cardinali. Sulla fascia esterna compaiono i trentasei decani egizi, disposti in senso orario. All'interno, si trovano i dodici segni zodiacali, le costellazioni del Nord e del Sud, i cinque pianeti visibili e la rappresentazione di Sirio come una vacca accovacciata su una barca.

 

Controversie sulla datazione

La datazione dello Zodiaco di Dendera ha suscitato numerose controversie tra gli studiosi. Mentre la manifattura del disco risale al tardo impero romano, la rappresentazione della volta celeste si basa su conoscenze astronomiche risalenti al III millennio a.C., ereditate dai Babilonesi.

 

Significato astronomico

Lo Zodiaco di Dendera ha un importante valore astronomico e calendariale. La divisione del ciclo solare in 360°, suddiviso in dodicesimi, riflette l'alternarsi delle 12 lune e fungeva da calendario. Questo strumento di conoscenza custodiva le norme per misurare il tempo e suggeriva i momenti migliori per le attività agricole e sociali.

La disposizione dei segni zodiacali nello Zodiaco di Dendera riflette una precisa configurazione celeste. Alcuni studiosi ritengono che rappresenti il cielo dell'età del Toro, iniziata circa 4000 anni a.C. Il Toro, segno zodiacale fisso, era particolarmente venerato nella spiritualità egizia e in altre antiche civiltà indo-mediterranee.

 

4- Conclusione

Il Tempio di Dendera ci offre uno sguardo affascinante sulla storia e la spiritualità dell'antico Egitto. Questo straordinario complesso architettonico, con la sua ricca decorazione e lo Zodiaco misterioso, ha un'influenza profonda sulla nostra comprensione di quella civiltà millenaria. La devozione alla dea Hathor, evidente in ogni aspetto del tempio, ci mostra l'importanza della gioia e della bellezza nella vita degli antichi egizi.

In definitiva, il Tempio di Dendera non è solo un monumento del passato, ma una fonte continua di ispirazione e scoperta. La sua architettura imponente, i rituali elaborati e le rappresentazioni astronomiche ci invitano a riflettere sulla profondità della conoscenza e della spiritualità degli antichi egizi. Questo sito straordinario continua a suscitare meraviglia e a stimolare la ricerca, dimostrando che ha ancora molto da insegnarci sul nostro passato e, forse, sul nostro presente.

Dendera costituisce una meta di grande interesse anche per l’ottimo stato di conservazione mantenuto fino ad oggi. Come risultato del desiderio dei governanti greci di richiamare il passato, lo stile del tempio è molto vicino a quelli che lo precedettero, ad esempio il tempio di Seti a Abydos.
Il pilone di entrata e la corte principale sono stati distrutti, per cui l’ingresso avviene direttamente nella sala ipostila, perfettamente conservata. Al suo interno si può ammirare un ambiente suggestivo, gremito di colonne il cui capitello raffigura il viso di Hathor.  La maggior parte dei danni al viso subito da queste sculture è dovuto al vandalismo operato in epoca cristiana, durante la quale il tempio venne usato come chiesa.

 

Superata la sala ipostila i visitatori avranno accesso ad un complesso di piccole capelle, passaggi sotterranei, e a una scalinata che conduce al tetto. Tutte le superfici murarie in questi spazi ancora portano chiari segni di incisioni e mostrano un ottimo stato della colorazione originaria. Il tetto offre una splendida vista sulla cinta muraria  realizzata con mattoni di fango che ancora circonda il complesso. I visitatori dovrebbero dedicare del tempo anche all’esplorazione dei dintorni del tempio e ai numerosi edifici minori che lo circondano.

Dendara si trova a circa 35 miglia a nord di Luxor (meno di un’ora di macchina) e la sua visita si può facilmente combinare a quella a Abydos,  poche miglia più a nord.

 

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