Dar Si Said, il museo più antico di Marrakech, è uno dei tesori culturali più significativi del Marocco e un autentico gioiello nascosto della medina. Con un impressionante punteggio di 4,2 su 5 stelle basato su 837 recensioni, questo palazzo storico si colloca al sedicesimo posto tra le 293 attrazioni della città rossa.
Conosciuto ufficialmente come "Museo Nazionale della Tessitura e dei Tappeti" dopo la riapertura del 2018, questo splendido edificio del XIX secolo ospita la collezione più grande di Marrakech, con circa 400 tappeti marocchini esposti. Costruito tra il 1894 e il 1900 da Si Said ibn Musa, visir e ministro della difesa sotto il sultano Abdelaziz, il museo custodisce tesori inestimabili, tra cui il tappeto più antico del Marocco risalente al 1787 dalla regione di Chiadma.
Cosa rende unico Dar Si Said:
Nota importante 2025: Il museo è attualmente chiuso per restauri dopo i danni subiti nel terremoto del settembre 2023. Le riparazioni dovrebbero richiedere almeno sei mesi secondo le stime dell'ottobre 2023, quindi si prevede la riapertura nel corso del 2024-2025.
In Questo Articolo Parliamo di:
#1. Storia di Dar Si Said: Da Palazzo del Visir a Museo Nazionale
#2. Architettura di Dar Si Said: Gioiello dell'Arte Moresca
#3. Le Collezioni del Museo Dar Si Said: Tesori dell'Arte Marocchina
#4. Visitare Dar Si Said: Informazioni Pratiche e Riapertura
#5. Conclusione: Un Tesoro da Riscoprire
La costruzione di quello che oggi conosciamo come Dar Si Said iniziò nell'ultima parte del XIX secolo, più precisamente tra il 1894 e il 1900, durante un periodo di grande fermento architettonico a Marrakech.
Questo imponente edificio rappresenta un eccellente esempio dell'arte architettonica marocchina del XIX secolo, contemporaneo al più celebre Palazzo Bahia (costruito dallo stesso clan familiare). Gli interni del palazzo mostrano la grandiosità e l'opulenza tipiche dell'epoca, con:
La struttura e le decorazioni del palazzo lo rendono una testimonianza vivente dell'architettura domestica marocchina di quel periodo, offrendo uno sguardo autentico sullo stile di vita dell'élite politica del regno.
Il palazzo prende il nome dal suo costruttore e primo proprietario, Si Said ibn Musa, figura di primo piano nella politica marocchina di fine XIX secolo.
Posizioni e potere:
Contesto familiare: Si Said apparteneva alla stessa influente famiglia che costruì il Palazzo Bahia (distante solo 300 metri). Ba Ahmad, suo fratello maggiore, era il Gran Visir che governava il Marocco durante la minore età del sultano Abdelaziz, e costruì il Bahia per le sue quattro mogli e ventiquattro concubine.
Alla morte di Si Said, il palazzo assunse varie funzioni amministrative, evidenziando l'importanza politica che questa struttura ha avuto nella storia di Marrakech.
Dopo l'instaurazione del Protettorato Francese sul Marocco nel 1912, il palazzo divenne la sede della leadership regionale di Marrakech, continuando il suo ruolo di centro del potere politico.
Nascita del museo: Nel 1932, l'Amministrazione delle Belle Arti francese trasformò definitivamente Dar Si Said in un museo regionale di arte del legno e artigianato. Questa trasformazione faceva parte di un più ampio sforzo dell'amministrazione coloniale per:
Dar Si Said divenne così il primo museo di Marrakech, precedendo altre istituzioni culturali della città.
Dopo l'indipendenza (1957): Il palazzo fu diviso in diverse funzioni:
Restauri e riaperture: L'edificio ha subito diversi restauri importanti nel corso dei decenni:
Terremoto del 2023 e chiusura: Purtroppo, il museo ha subito danni significativi a causa del terremoto del settembre 2023 che ha colpito la regione di Marrakech-Safi. Il museo è stato successivamente chiuso per riparazioni, con stime che indicavano almeno sei mesi di lavori (dall'ottobre 2023).
La costruzione di quello che oggi conosciamo come Dar Si Said iniziò nell'ultima parte del XIX secolo, più precisamente tra il 1894 e il 1900, durante un periodo di grande fermento architettonico a Marrakech.
Questo imponente edificio rappresenta un eccellente esempio dell'arte architettonica marocchina del XIX secolo, contemporaneo al più celebre Palazzo Bahia (costruito dallo stesso clan familiare). Gli interni del palazzo mostrano la grandiosità e l'opulenza tipiche dell'epoca, con:
La struttura e le decorazioni del palazzo lo rendono una testimonianza vivente dell'architettura domestica marocchina di quel periodo, offrendo uno sguardo autentico sullo stile di vita dell'élite politica del regno.
Il palazzo prende il nome dal suo costruttore e primo proprietario, Si Said ibn Musa, figura di primo piano nella politica marocchina di fine XIX secolo.
Posizioni e potere:
Contesto familiare: Si Said apparteneva alla stessa influente famiglia che costruì il Palazzo Bahia (distante solo 300 metri). Ba Ahmad, suo fratello maggiore, era il Gran Visir che governava il Marocco durante la minore età del sultano Abdelaziz, e costruì il Bahia per le sue quattro mogli e ventiquattro concubine.
Alla morte di Si Said, il palazzo assunse varie funzioni amministrative, evidenziando l'importanza politica che questa struttura ha avuto nella storia di Marrakech.
Dopo l'instaurazione del Protettorato Francese sul Marocco nel 1912, il palazzo divenne la sede della leadership regionale di Marrakech, continuando il suo ruolo di centro del potere politico.
Nascita del museo: Nel 1932, l'Amministrazione delle Belle Arti francese trasformò definitivamente Dar Si Said in un museo regionale di arte del legno e artigianato. Questa trasformazione faceva parte di un più ampio sforzo dell'amministrazione coloniale per:
Dar Si Said divenne così il primo museo di Marrakech, precedendo altre istituzioni culturali della città.
Dopo l'indipendenza (1957): Il palazzo fu diviso in diverse funzioni:
Restauri e riaperture: L'edificio ha subito diversi restauri importanti nel corso dei decenni:
Terremoto del 2023 e chiusura: Purtroppo, il museo ha subito danni significativi a causa del terremoto del settembre 2023 che ha colpito la regione di Marrakech-Safi. Il museo è stato successivamente chiuso per riparazioni, con stime che indicavano almeno sei mesi di lavori (dall'ottobre 2023).
Il cuore pulsante del Museo Dar Si Said è indubbiamente il suo magnifico giardino riad, un'oasi di tranquillità che offre ai visitatori un rifugio dalla frenesia della medina circostante.
La fontana centrale in mosaico: Al centro di questo spazio sereno si trova una splendida fontana decorata con mosaici zellige, elemento focale del giardino che crea un'atmosfera di pace e contemplazione.
Vegetazione lussureggiante:
Funzione architettonica: Questo idilliaco cortile con la sua vasca centrale non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta una caratteristica fondamentale dell'architettura tradizionale marocchina, dove l'acqua svolge un ruolo essenziale nel:
All'interno del giardino riad si erge un elegante padiglione in legno dipinto, esempio sublime dell'arte artigianale marocchina del XIX secolo.
Caratteristiche del padiglione:
Questo gazebo, circondato da vegetazione lussureggiante, costituisce uno dei punti focali più fotografati del museo e incarna la perfetta fusione tra natura e arte che caratterizza l'estetica moresca.
A differenza del vicino Palazzo Bahia che si sviluppa principalmente su un unico piano, Dar Si Said presenta una disposizione verticale unica che lo contraddistingue.
Organizzazione degli spazi:
Ambienti storici: Le sale espositive si sviluppano negli ambienti che un tempo costituivano:
Sala di ricevimento monumentale: Al piano superiore si trova la sala più imponente, un tempo utilizzata per cerimonie nuziali e ricevimenti ufficiali, caratterizzata da:
Ciò che rende davvero straordinario il Dar Si Said sono i suoi elementi decorativi che rappresentano il vertice dell'artigianato marocchino del XIX secolo.
Zellige (mosaici geometrici): Le pareti sono adornate da zellige colorati che formano complessi disegni geometrici:
Stucchi lavorati: Gli stucchi intagliati a mano decorano archi e nicchie con delicatezza sorprendente:
Soffitti in legno di cedro: I soffitti in cedro dell'Atlante intagliato presentano intricati motivi:
Altri elementi notevoli:
Questi dettagli offrono eccellenti opportunità fotografiche e testimoniano l'eccezionale maestria degli artigiani marocchini dell'epoca.
La collezione principale del museo, dopo la riapertura del 2018 come Museo Nazionale della Tessitura e dei Tappeti, comprende circa 400 tappeti marocchini, testimoni di un'arte millenaria tramandata di generazione in generazione.
Il tappeto più antico del Marocco: Il manufatto più prezioso risale al 1787, proveniente dalla regione di Chiadma (costa atlantica a sud di Safi). Questo esemplare rappresenta una testimonianza unica delle tecniche tessili marocchine del XVIII secolo.
Due tradizioni distinte:
1. Tappeti urbani (Rabat, Casablanca, Mediouna):
2. Tappeti rurali berberi (Alto Atlante, Haouz, Medio Atlante):
Oltre ai tappeti, il museo espone una ricca collezione di tessuti tradizionali marocchini che rivelano l'importanza sociale e rituale degli indumenti nella cultura locale.
Akhnif:
Haik:
Handira:
La collezione si estende oltre i tessuti, includendo una varietà di oggetti tradizionali marocchini:
Manufatti in legno:
Strumenti musicali tradizionali:
Armi finemente decorate:
Altri oggetti:
Il pezzo più straordinario e prezioso del museo è un bacino in marmo bianco andaluso datato intorno al 1008 d.C., proveniente da Madinat al-Zahra vicino a Cordova, in Spagna.
Storia del manufatto:
Caratteristiche artistiche:
Importanza storica: Questo bacino rappresenta un collegamento tangibile tra l'arte andalusa medievale e il Marocco, testimoniando gli scambi culturali tra al-Andalus (Spagna islamica) e il Maghreb.
Nota importante: Il museo è attualmente chiuso ai visitatori a causa dei danni subiti nel terremoto del settembre 2023 che ha colpito la regione di Marrakech.
Danni strutturali: Il sisma ha causato:
Tempistiche di riapertura: A ottobre 2023, si stimava che le riparazioni avrebbero richiesto almeno sei mesi, quindi la riapertura è prevista per il 2024-2025. Si consiglia di verificare lo stato attuale prima di pianificare la visita.
Orari normali:
Biglietti d'ingresso:
A piedi (20-30 minuti):
In taxi (5-10 minuti):
A 300 metri:
A 600-800 metri:
Itinerario consigliato giornata: Dar Si Said (1,5h) → Palazzo Bahia (1,5h) → Pranzo (1h) → Tombe Saadiane (1h) → Palazzo El Badi (1h) → Souk (2h)
Il Museo Dar Si Said rappresenta uno dei tesori culturali più preziosi e meno conosciuti di Marrakech. Questo palazzo storico del XIX secolo, con la sua architettura mozzafiato e le ricche collezioni tessili, offre un'autentica immersione nella storia e nell'arte marocchina che va oltre i circuiti turistici più battuti.
La storia affascinante del palazzo, costruito dal visir Si Said ibn Musa (fratello del costruttore del Palazzo Bahia), si intreccia con le vicende politiche del Marocco di fine Ottocento. La sua trasformazione in museo nel 1932 ha permesso la conservazione di manufatti unici, primo fra tutti il tappeto più antico del paese risalente al 1787 e il prezioso bacino andaluso del 1008 d.C.
L'architettura merita un'attenzione particolare: il giardino riad con fontana centrale, il padiglione ligneo decorato e le sale su più livelli creano un'atmosfera magica. Gli elementi decorativi - zellige, stucchi e legni intagliati - testimoniano l'eccezionale maestria degli artigiani marocchini.
Sebbene attualmente chiuso per restauro dopo il terremoto del 2023, questo gioiello architettonico tornerà presto a incantare i visitatori. La sua posizione strategica a soli 300 metri dal Palazzo Bahia lo rende una tappa ideale da inserire in un itinerario alla scoperta della medina di Marrakech.