Il Palazzo Bahia di Marrakech è il palazzo più visitato dell'intero Marocco, un capolavoro dell'architettura marocchina del XIX secolo che si estende su otto ettari con circa 150 stanze riccamente decorate. Costruito tra il 1860 e il 1894 per ospitare le quattro mogli e le ventiquattro concubine del Gran Visir Ba Ahmed, questo gioiello architettonico rappresenta la fusione perfetta tra stili arabo-islamici e andalusi, con evidenti richiami all'Alhambra di Granada.
Situato nel cuore della Medina di Marrakech, il Palais de la Bahia (che in arabo significa "palazzo della bellezza") stupisce con i suoi cortili monumentali, giardini lussureggianti, soffitti in cedro dell'Atlante intagliati, piastrelle zellige geometriche e le prime vetrate colorate del Nord Africa. Il maestoso Cortile d'Onore di 1.500 metri quadrati, pavimentato interamente in marmo di Carrara italiano e circondato da 52 colonne, rappresenta uno degli spazi più imponenti di tutto il complesso.
Cosa rende unico il Palazzo Bahia:
Con oltre 14.000 recensioni e una valutazione media di 4,2 stelle su 5, il Palazzo Bahia è una tappa imprescindibile per chiunque visiti Marrakech.
In Questo Articolo Parliamo:
#1. Storia del Palazzo Bahia: Da Dimora di Schiavi a Residenza Reale
#2. Architettura del Palazzo Bahia: Fusione di Stili Arabo-Islamici e Andalusi
#3. Cosa Vedere al Palazzo Bahia: Itinerario Completo
#4. Visitare il Palazzo Bahia: Informazioni Pratiche 2025
La storia del Palazzo Bahia inizia negli anni '60 del XIX secolo con Si Moussa, Gran Visir del sultano Hassan I. La sua biografia rappresenta un esempio straordinario di ascesa sociale: discendente da una famiglia di schiavi neri al servizio del governo marocchino, Si Moussa riuscì a scalare le vette del potere statale diventando uno degli uomini più influenti del regno.
Durante questa prima fase costruttiva, Si Moussa fece edificare il "Grande Riad" nella porzione settentrionale del complesso, completo di giardino moresco e stanze circostanti. Quest'area, conosciuta oggi come Dar Si Moussa, rappresenta il nucleo originario del palazzo e testimonia le iniziali ambizioni architettoniche del visir.
Ahmed ben Moussa, meglio conosciuto come Ba Ahmed, ereditò il palazzo paterno nel 1890 insieme a un destino politico di primo piano. Quando il sultano Abdelaziz ascese al trono a soli sedici anni nel 1894, Ba Ahmed assunse di fatto le redini del regno marocchino, governando come reggente fino alla sua morte nel 1900.
Questi dieci anni di potere assoluto coincisero con un'espansione architettonica senza precedenti:
Progetti costruttivi principali:
Ba Ahmed reclutò i maestri artigiani più rinomati del regno, facendo convergere esperti da ogni provincia del Marocco. I materiali provenivano da tutto il paese e dall'estero:
La morte improvvisa di Ba Ahmed nel 1900 segnò una svolta drammatica: nel giro di poche ore, il sultano Abdelaziz ordinò il saccheggio del palazzo per recuperarne i beni più preziosi, inclusi gioielli, arredi e oggetti d'arte.
Con l'avvento del Protettorato Francese nel 1912, il palazzo assunse una nuova destinazione: divenne la dimora ufficiale del generale Lyautey, primo Residente Generale francese in Marocco. Sotto la sua amministrazione, l'edificio conobbe le prime innovazioni tecnologiche moderne:
L'indipendenza marocchina del 1956 restituì al palazzo il suo ruolo di residenza reale. Successivamente, il re Hassan II decise di trasferirne la custodia al Ministero della Cultura, permettendo l'apertura al pubblico e trasformando il Palazzo Bahia in un patrimonio turistico e culturale accessibile a tutti.
L'etimologia araba della parola "Bahia" evoca concetti di luminosità e bellezza. Gli studiosi hanno elaborato diverse interpretazioni:
Teoria principale: Ba Ahmed volle onorare la sua sposa prediletta attraverso questa scelta nomenclaturale, dedicandole l'intero complesso
Interpretazione alternativa: Il nome rifletterebbe semplicemente lo splendore estetico e l'ambizione visionaria che animarono la creazione di questo capolavoro architettonico
La sezione settentrionale del palazzo rivela il "Grande Riad", testimonianza delle origini del complesso sotto Si Moussa. Questo spazio rettangolare accoglie un giardino moresco tradizionale dove prosperano:
Elementi architettonici distintivi:
Frutto dell'espansione di Ba Ahmed, il "Piccolo Riad" presenta un cortile quadrato attraversato da vialetti lungo gli assi centrali, circondato da gallerie dalla decorazione sontuosa.
Caratteristiche principali:
Il "Grande Cortile" o "Cortile d'Onore" rappresenta l'apice architettonico del palazzo, uno spazio monumentale che incarna il potere e la ricchezza di Ba Ahmed.
Dimensioni e materiali:
L'Harem: 80 Stanze per Mogli e Concubine: Attorno al Cortile si aprono 80 stanze che costituivano l'harem di Ba Ahmed:
La Sala d'Onore: All'estremità orientale si trova l'imponente Sala d'Onore di 160 metri quadrati (20x8 metri), ambiente cerimoniale che accoglieva eventi ufficiali e ricevimenti diplomatici. Vanta uno dei soffitti più riccamente decorati dell'intero complesso.
L'ornamentazione del Palazzo Bahia tocca vette artistiche senza precedenti nell'arte marocchina:
Zellige (mosaici geometrici):
Legno di cedro dell'Atlante:
Stucchi parietali:
Vetrate colorate: Le prime vetrate colorate del Nord Africa, elemento rivoluzionario che crea giochi di luce spettacolari durante le ore pomeridiane, trasformando le sale in teatri di luce danzante.
L'architettura manifesta una fusione eccezionale di influenze con evidenti richiami all'Alhambra di Granada:
Mashrabiya: schermi lignei intagliati che incarnano il principio islamico di coniugare bellezza e riservatezza
L'ingresso introduce immediatamente in una sequenza di cortili e giardini collegati da corridoi riccamente ornati. Il percorso attraversa:
Le 80 stanze attorno al Cortile d'Onore rivelano interessanti dinamiche sociali:
Sala d'Onore (160 m²): ambiente cerimoniale per eventi ufficiali con soffitto riccamente decorato
Camera del Consiglio (Diwan): dove Ba Ahmed prendeva decisioni politiche
Fontane: vasca centrale e tre fontane nel Cortile d'Onore offrivano refrigerio durante l'estate
Magia della luce: le vetrate colorate creano spettacoli luminosi particolarmente nelle ore pomeridiane (15:00-17:00), quando i raggi solari attraversano i vetri colorati trasformando le sale in caleidoscopi di colori
Lo spazio privato di Lalla Zineb, moglie prediletta di Ba Ahmed, merita una sosta prolungata:
Tutti i giorni: 9:00 - 17:00 (senza chiusura settimanale)
Momenti migliori per visitare:
Tariffe 2025:
Acquisto biglietti: direttamente all'ingresso, senza necessità di prenotazione anticipata
Posizione: Rue Riad Zitoun el-Jdid, Medina di Marrakech
A piedi: facilmente raggiungibile camminando nella medina, ben segnalato
In autobus: fermate "Bab Mellah" e "Place des Ferblantiers"
In taxi: i conducenti riconoscono "Palais Bahia" immediatamente
Dalla Jemaa el-Fna: circa 15 minuti a piedi verso sud-est
Vantaggi consigliati:
Dove trovare guide: all'ingresso del palazzo o prenotabili online
A 5-10 minuti a piedi:
A 15-20 minuti:
Itinerario consigliato giornata: Palazzo Bahia (2h) → Mellah (45 min) → Tombe Saadiane (1h) → Pranzo (1h) → Palazzo El Badi (1h) → Jemaa el-Fna (sera)
Il Palazzo Bahia rappresenta uno dei gioielli architettonici più straordinari del Marocco, testimonianza tangibile della grandezza artistica del XIX secolo. La fusione magistrale di stili arabo-islamici e andalusi, unita all'uso di materiali pregiati come il marmo di Carrara e il cedro dell'Atlante, crea un'esperienza estetica indimenticabile.
Con le sue 150 stanze, i cortili monumentali, i giardini lussureggianti e le decorazioni di suprema maestria, questo palazzo offre un'immersione autentica nell'epoca d'oro della raffinatezza marocchina. I giochi di luce pomeridiani attraverso le vetrate colorate trasformano le sale in teatri di bellezza dove danza la storia stessa.
L'accessibilità economica (100 dirham) e gli orari flessibili (9:00-17:00) rendono questa esperienza alla portata di ogni viaggiatore. La posizione strategica nella medina lo trasforma in una sosta obbligata per chiunque desideri cogliere l'essenza profonda di Marrakech.
Il Palazzo Bahia non è solo un monumento: è un viaggio nel tempo che vi lascerà senza fiato.