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Jabreen Castle

Jabreen Castle emerge come un'anomalia affascinante nel tessuto delle fortificazioni omanite. Questo straordinario edificio nacque durante un periodo di tranquillità nel 1675, espressione della volontà visionaria dell'Imam Bil'Arab bin Sultan. La sua unicità risiede proprio qui: mentre la maggioranza delle fortezze del sultanato sorgeva per necessità belliche, Jabreen si materializzò come residenza reale e tempio della conoscenza.

La regione di Ad Dakhiliyah custodisce questo gioiello architettonico, considerato fra le strutture più maestose e intatte dell'intero Oman, preservato attraverso accurati lavori di restauro. L'edificio rivela un carattere inconfondibile: bastioni merlati che si stagliano contro il cielo desertico, soffitti riccamente ornati e una disposizione architettonica che pare studiata per disorientare chi vi si avventura. Durante la sua epoca dorata, il castello pulsava come epicentro intellettuale, dove si coltivavano discipline quali astrologia, medicina e studi islamici. L'accesso a questo tesoro architettonico richiede un contributo simbolico di soli 0,5 Rial Omaniti, permettendo agli esploratori contemporanei di scoprire sale che custodiscono secoli di sapienza, inclusa una scuola coranica e una piccola moschea situata sul terrazzo panoramico.

 

 

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In Questo Articolo Parliamo di:



 

#1. La storia del Castello di Jabreen

#2. Architettura e dettagli unici

#3. Vita quotidiana e funzioni delle stanze

#4. Visitare il castello oggi

#5. Conclusione

#6. FAQs

 

 

#1. La storia del Castello di Jabreen

 

 

Origini e costruzione nel XVII secolo

Nelle terre centrali dell'Oman sorge Jabreen Castle, monumento eloquente della maestria architettonica seicentesca. La sua edificazione risale al 1670, segnando l'inizio di una storia che oggi conta 350 anni di esistenza. La Wilayat di Bahla, nella regione di Al Dakhiliyah, ospita questa meraviglia a circa 175 chilometri dalla capitale Muscat, dove antichi maestri artigiani impiegarono pietra locale, arenaria grigia, sabbia e gesso per dare forma alla loro visione.

L'imponente struttura rettangolare si articola attraverso cinque livelli, racchiudendo al suo interno ben 55 ambienti distinti. La costruzione procedette per fasi successive, generando due cortili centrali che fungono da cuore pulsante dell'intero complesso. L'ala orientale della prima sezione tocca i 16 metri di altezza, mentre la seconda porzione si innalza fino a 22 metri. Un elemento distintivo attraversa l'intera costruzione: il falaj, ingegnoso canale d'irrigazione che non solo alimenta gli spazi interni, ma si estende verso l'esterno per nutrire palmeti e terreni coltivati.

Il ruolo dell'Imam Bil'Arab bin Sultan

La nascita di Jabreen Castle porta la firma dell'Imam Bil'Arab bin Sultan bin Saif Al Ya'rubi, terzo sovrano della dinastia Ya'rubi. Questo illuminato mecenate finanziò personalmente l'ambizioso progetto durante il regno paterno dell'Imam Sultan bin Saif Al Ya'rubi, il medesimo visionario che aveva dato vita al celebre Forte di Nizwa. L'ascesa al trono di Bil'Arab seguì nel 1679, periodo durante il quale guidò l'Oman fino al 1692.

La personalità dell'Imam Bil'Arab si distingueva per un'ardente passione verso la ricerca scientifica e l'espressione artistica, elementi che lo spinsero a concepire il castello come luminoso polo educativo. La sua ambizione trascendeva la mera funzione residenziale: Jabreen Castle doveva diventare un crogiolo di sapienza e cultura, capace di attirare menti brillanti specializzate in giurisprudenza, letteratura, storia, astronomia, matematica, medicina e chimica.

Un castello costruito in tempo di pace

Jabreen Castle rappresenta un'eccezione nel panorama delle fortezze omanite, essendo stato concepito durante un'era di stabilità e prosperità. La vittoriosa cacciata delle forze portoghesi nel 1650 aveva infatti liberato risorse considerevoli, permettendo all'Imam Bil'Arab di convogliare le ricchezze del commercio dell'incenso verso la realizzazione di opere monumentali.

Benché inizialmente pensato come raffinata dimora per l'Imam e il suo seguito, Jabreen Castle evolse progressivamente verso funzioni più ampie. Durante il regno di Bil'Arab, l'edificio si trasformò nel fulcro governativo del sultanato, trasferendo di fatto il centro del potere politico da Nizwa a Jabreen. Sotto la sua illuminata protezione, il castello diede i natali a oltre 40 eminenti studiosi e letterati, consolidando la propria reputazione come faro intellettuale regionale.

La serena epoca di governo dell'Imam Bil'Arab conobbe una brusca interruzione nel 1692, quando suo fratello organizzò un potente esercito e pose l'assedio a Jabreen Castle.

 

 

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#2. Architettura e dettagli unici

 

 

Varcare la soglia del Jabreen Castle significa immergersi nell'eccellenza ingegneristica del XVII secolo omanita. La maestria costruttiva si rivela attraverso l'impiego sapiente di grandi pietre e arenaria grigio scuro, sigillate da uno spesso strato di sabbia e gesso che testimonia l'abilità artigianale dell'epoca.

Soffitti affrescati e iscrizioni coraniche

L'elemento più stupefacente del Jabreen Castle risiede nei suoi soffitti dipinti con arte sopraffina. Questi tesori pittorici esibiscono tonalità rosse vivaci intrecciate a elaborati motivi floreali, miracolosamente preservati nei loro colori originali attraverso tre secoli. La celebre "Sun and Moon Room" (Stanza del Sole e della Luna) ospita modelli ellittici che decorano le travi del soffitto, rappresentando simbolicamente l'occhio divino che veglia sui visitatori. Ogni ambiente del castello mostra autentiche calligrafie islamiche e composizioni artistiche sulle travi, rivelando la raffinata sensibilità estetica del periodo.

Il cortile interno e il sistema di ventilazione

Lo spazio centrale fra i due corpi dell'edificio mantiene una temperatura piacevole anche durante le torride giornate desertiche, grazie alle finestre traforatе e ai balconi lignei. Un falaj (canale d'irrigazione) attraversa strategicamente il cortile esterno, operando simultaneamente come distributore d'acqua e come ingegnoso sistema di climatizzazione naturale. La Stanza del Sole e della Luna illustra questa brillante soluzione tecnica mediante 14 finestre collocate con precisione matematica – sette aperture superiori orientate verso la luna, mentre sette inferiori catturano i raggi solari. Tale configurazione crea una corrente d'aria spontanea: l'aria fresca penetra dalle aperture inferiori mentre quella calda si disperde attraverso i condotti superiori.

Le celle di prigionia e le stanze segrete

Il disegno labirintico dell'edificio perseguiva un obiettivo difensivo preciso – disorientare eventuali assalitori che tentassero di orientarsi nella struttura. L'apparato difensivo comprende due torri circolari unite da cortili, feritoie assassine posizionate sopra gli ingressi per versare olio bollente sugli invasori, e quattro corridoi sotterranei segreti che consentivano alle guardie di origliare conversazioni. Particolare menzione meritano le celle carcerarie, dove i prigionieri erano costretti a rimanere accovacciati per la limitata altezza degli spazi.

Il magazzino dei datteri e i canali sotterranei

Il piano terreno custodisce il notevole madbasa, ambiente destinato esclusivamente alla lavorazione dello sciroppo di datteri. Questo locale ombroso e privo di ventilazione presenta un pavimento sopraelevato sapientemente realizzato con scanalature intagliate con precisione che declinano dolcemente verso il basso. Gli abitanti del castello ammassavano qui enormi quantità di datteri, utilizzati tanto come scorte d'assedio quanto come materia prima per lo sciroppo. Questo prezioso concentrato manteneva la propria commestibilità fino a due anni, servendo molteplici propositi, dalle preparazioni culinarie al supporto durante i parti.

 

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#3. Vita quotidiana e funzioni delle stanze

 

 

Camere per ospiti, donne e ricevimenti

L'esplorazione degli interni rivela una geografia domestica accuratamente pianificata. Il primo piano ospita una successione di sale cerimoniali e alloggi per visitatori. La celebre "Stanza del Sole e della Luna" costituisce il teatro principale delle udienze imperiali, dove l'Imam riceveva dignitari e personalità di rilievo. Questo ambiente magistrale sfrutta quattordici aperture disposte strategicamente per garantire circolazione d'aria ottimale durante ogni stagione. Il quartiere riservato alle donne rappresenta uno degli spazi più raffinati, caratterizzato da correnti d'aria costanti che assicuravano comfort climatico. Questa zona del castello veniva arredata con tappezzerie e mobilio studiati per ricreare l'eleganza della vita palatina.

La scuola coranica e la piccola moschea

La terrazza superiore conduce verso una madrasa e una moschea di dimensioni contenute. Questi spazi educativi fiorivano sotto il mecenatismo dell'Imam, forgiando generazioni di eruditi e interpreti religiosi. Durante i periodi di massima affluenza studentesca, persino le superfici del tetto venivano convertite in aule supplementari. Jabreen si affermò come prestigioso polo di studi islamici, scienze mediche, cronache storiche e osservazioni astronomiche.

La biblioteca e le stanze dell'Imam

Il secondo piano custodisce gli appartamenti privati del sovrano. La raffinata camera di studio presenta scaffalature cariche di codici manoscritti e documenti d'archivio, configurando un ambiente ideale per la meditazione intellettuale. Al livello inferiore, l'Imam esercitava la giustizia nell'aula tribunalizia, dove si decidevano le sorti di accusati e condannati. I colpevoli dovevano inchinarsi per attraversare l'apertura murale che introduceva alle celle detentive.

Il falaj come sistema di raffreddamento

Il cortile esterno accoglie un falaj che sovverte la funzione tradizionale: invece di irrigare, questo canale opera come primitivo impianto di climatizzazione. L'intera concezione architettonica mira a preservare temperature gradevoli anche durante i mesi torridi. Pozzi che si spingono oltre i 20 metri sotto entrambi i cortili fornivano acqua potabile per consumi alimentari e culinari. Questo sofisticato meccanismo di refrigerazione trasformava il cortile centrale in un'oasi di serenità, incorniciata da eleganti loggiati.

 

 

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#4. Visitare il castello oggi

 

 

Orari di apertura e jabreen castle entrance fee

Jabreen Castle spalanca le proprie porte ai visitatori quotidianamente dalle 07:30 alle 21:00. Il sistema tariffario presenta una struttura articolata: i turisti adulti versano 3 OMR (tassazione inclusa: 3,15 OMR), mentre per i più piccoli l'importo si riduce a 1 OMR. I cittadini omaniti beneficiano di tariffe agevolate con 1,500 OMR per gli anziani e 0,500 OMR per i bambini; i residenti corrispondono 2 OMR per gli adulti e 1 OMR per i minori. L'accesso risulta completamente gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni.

Cosa aspettarsi durante la visita

L'esplorazione di Jabreen Castle svela un capolavoro architettonico omanita attraverso guide turistiche competenti che parlano diverse lingue. Il servizio include un'audioguida fornita gratuitamente con l'acquisto del biglietto. L'itinerario richiede tipicamente un arco temporale compreso fra una e due ore. Le normative interne del castello vietano categoricamente il consumo di cibo, bevande e l'uso di tabacco.

Tour consigliati e attività nei dintorni

L'offerta di Jabreen Castle abbraccia diverse esperienze: percorsi guidati storici, esplorazioni architettoniche dettagliate e suggestivi tour fotografici al tramonto. Il territorio circostante custodisce tesori quali il Forte di Bahla, riconosciuto dall'UNESCO e distante soli 8 km, Nizwa con la sua fortezza e il vivace souq a circa 40 km di distanza, oltre all'affascinante borgo antico di Al Bilaad.

Dove scattare le migliori jabreen castle photos

La fotografia al Jabreen Castle raggiunge la sua massima espressione durante le prime ore del mattino, quando la luce naturale esalta i soffitti dipinti e le travi scolpite. Il belvedere situato presso l'asta della bandiera regala una prospettiva mozzafiato sul cortile interno con le sue caratteristiche finestre a grata. Il cortile centrale si rivela un palcoscenico fotografico eccezionale, incorniciato dai suoi eleganti porticati.

 

 

 

#5. Conclusione

 

 

Jabreen Castle si configura come testimonianza eccezionale del patrimonio architettonico omanita. Questo palazzo fortificato, nato dalla visione intellettuale piuttosto che da necessità militari, narra una storia che si distingue nettamente dal panorama delle fortificazioni tradizionali del paese. Mentre altre strutture difensive emergevano dalla volontà di proteggere territori contesi, Jabreen fiorì come santuario della conoscenza durante un'era di stabilità.

L'eredità dell'Imam Bil'Arab bin Sultan si manifesta nella metamorfosi di questo edificio in un centro gravitazionale per l'erudizione, dove menti brillanti nelle discipline mediche, astronomiche e teologiche confluivano per alimentare il progresso intellettuale. Gli elementi architettonici del palazzo rispecchiano fedelmente questa destinazione accademica, dalle volte sontuosamente affrescate agli ambienti concepiti specificamente per favorire la contemplazione e lo studio.

L'originalità del sistema di climatizzazione naturale di Jabreen, che orchestra sapientemente il posizionamento delle aperture e l'integrazione del falaj, testimonia il carattere innovativo di questa costruzione per l'epoca storica. Tali soluzioni ingegneristiche, unite alle raffinate ornamentazioni e alla calligrafia sacra, evidenziano come Jabreen anticipasse tendenze architettoniche di secoli.

L'esperienza contemporanea di Jabreen Castle offre un percorso di scoperta attraverso questo paradigma dell'architettura omanita. Diversamente da altri siti storici, questi spazi meticolosamente preservati rivelano narrazioni che abbracciano non soltanto eventi bellici e dinamiche di potere, ma soprattutto tradizioni culturali, percorsi formativi e ritualità quotidiane.

L'impronta che Jabreen lascia nell'esperienza del viaggiatore documenta un periodo storico eccezionale, quando l'investimento nella conoscenza eguagliava in importanza la potenza militare. La scoperta di questo capolavoro architettonico genera dunque non solo un'esperienza estetica di raro valore, ma un autentico percorso formativo attraverso le stratificazioni culturali dell'Oman.

 

 

 

#6. FAQs

 

 

Q1. Quando fu costruito il Castello di Jabreen e da chi? 

Il Castello di Jabreen fu costruito nel 1675 per volontà dell'Imam Bil'Arab bin Sultan durante un periodo di pace. A differenza di molte altre fortezze omanite, non fu eretto per scopi difensivi ma come palazzo reale e centro di conoscenza.

 

Q2. Quali sono le caratteristiche architettoniche uniche del Castello di Jabreen? 

Il castello si distingue per i suoi soffitti affrescati con motivi floreali e iscrizioni coraniche, un ingegnoso sistema di ventilazione naturale, e un labirinto di stanze su più piani. Presenta anche un falaj interno che funge da sistema di raffreddamento e celle di prigionia nascoste.

 

Q3. Quali attività educative si svolgevano nel Castello di Jabreen? 

Il castello fungeva da importante centro di apprendimento per varie discipline come astrologia, medicina, islamismo, giurisprudenza e letteratura. Ospitava una scuola coranica sul terrazzo e una biblioteca ricca di manoscritti antichi, producendo numerosi studiosi rinomati.

 

Q4. Come posso visitare il Castello di Jabreen oggi? 

Il castello è aperto ai visitatori tutti i giorni dalle 07:30 alle 21:00. Il biglietto d'ingresso costa 3 OMR per gli adulti e 1 OMR per i bambini, con tariffe ridotte per residenti e cittadini omaniti. Sono disponibili guide turistiche e audioguide per esplorare la struttura.

 

Q5. Quali sono i luoghi migliori per fotografare il Castello di Jabreen? 

Per catturare le migliori immagini, si consiglia di fotografare i soffitti dipinti e le travi intagliate con la luce mattutina. Il punto panoramico vicino all'asta della bandiera offre una vista spettacolare sul cortile interno, mentre il cortile centrale con i suoi porticati offre splendide opportunità fotografiche.

 

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