L'Oasi di Kharga nel Deserto Occidentale: Guida Completa
Situata nel cuore del Deserto Occidentale dell’Egitto, l’Oasi di Kharga è la più grande e moderna delle oasi egiziane, un luogo dove storia, natura e tranquillità si incontrano.
Raggiungibile da Il Cairo, Luxor o Assiut, è facilmente accessibile in autobus o auto privata, offrendo ai viaggiatori un viaggio affascinante tra paesaggi desertici e villaggi autentici.
Kharga è famosa per i suoi siti archeologici ben conservati, come il Tempio di Hibis, l’unico tempio persiano rimasto in Egitto, e le tombe di Al-Bagawat, una delle necropoli cristiane più antiche del mondo.
Oltre alla sua ricca storia, l’oasi vanta sorgenti termali naturali, palmeti rigogliosi e una quiete quasi surreale che la rende ideale per chi cerca un’esperienza autentica lontano dal turismo di massa.
Un viaggio a Kharga non è solo una tappa nel deserto, ma un’immersione nella memoria antica dell’Egitto e nella sua bellezza silenziosa.
Indice:
- #1.Posizione
- #2.Località da visitare
- #3.Come arrivare all’Oasi di Kharga?
- #4.Consigli per visitare l'Oasi di Kharga
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#1. Posizione
L'Oasi di Kharga si estende per circa 180 km, raggiungibile da Dakhla attraverso la strada del deserto che segue la sponda sinistra del Nilo fino ad Asyut.
Kharga è la più popolata delle oasi occidentali del deserto, ha oltre 60.000 abitanti e fin dall’antichità ha costituito un punto di riferimento per le carovane che partivano dal Sudan per raggiungere la valle del Nilo nel commercio degli schiavi.
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#2. Località da visitare
Numerosi sono i ritrovamenti archeologici che testimoniano l’importanza raggiunta da Kharga, con numerosi luoghi di interesse da esplorare, tra cui antichi templi, roccaforti e villaggi.
Di grande interesse sono anche le tracce della via con cui le antiche carovane raggiungevano il Sudan.
Fra tante località di interesse turistico vicine a Kharga troviamo:
Qasr el Labeka, la fortezza romana sulla vecchia strada, il Museo etnico dell'oasi, il Tempio Romano di Hibis, e il cimitero cristiano con le sue cappelle dipinte.
Rimarcabile e'' inoltre il Tempio di Dush, dedicato alla Dea Iside e Serapis, nell'Oasi di Baris.
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#3. Come arrivare all’Oasi di Kharga?
L’Oasi di Kharga si trova nel Deserto Occidentale dell’Egitto, a circa 600 km a sud del Cairo e 200 km da Luxor.
È raggiungibile in diversi modi, a seconda del punto di partenza:
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Da Il Cairo:
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In autobus: partono bus giornalieri diretti da Il Cairo a Kharga (durata circa 10 ore).
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In auto privata o taxi turistico: si percorre la strada del deserto attraverso Assiut o Farafra, ideale per chi desidera viaggiare con più flessibilità.
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Da Luxor o Assuan:
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In auto o minibus privato, il viaggio dura circa 4–5 ore. È un tragitto panoramico che attraversa zone desertiche e piccole oasi.
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In treno:
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Kharga è collegata tramite ferrovia con Assiut, e da lì si può proseguire in autobus o auto fino all’oasi.
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In aereo (solo voli interni limitati):
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L’aeroporto più vicino è quello di Assiut, da cui si può continuare via terra.
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Organizza il tuo viaggio!#4. Consigli per visitare l'Oasi di Kharga
Ecco alcuni consigli utili per visitare l’Oasi di Kharga e vivere al meglio la tua esperienza nel cuore del Deserto Occidentale egiziano:
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Scegli il periodo giusto
Il momento ideale per visitare Kharga è tra ottobre e aprile, quando le temperature sono miti (tra 20°C e 30°C). Evita i mesi estivi, poiché il caldo può superare i 45°C. -
Porta abbigliamento adatto
Indossa vestiti leggeri e traspiranti di giorno e una giacca o felpa per la sera, quando le temperature scendono. Scarpe comode e chiuse sono indispensabili per visitare siti storici e camminare sulla sabbia. -
Organizza il viaggio in anticipo
L’oasi è piuttosto isolata: è consigliabile prenotare in anticipo alloggio e trasporto, soprattutto se viaggi in autonomia. Molti visitatori la includono in un tour organizzato del Deserto Occidentale. -
Non dimenticare acqua e protezione solare
Porta con te bottiglie d’acqua, crema solare, occhiali da sole e cappello: il sole del deserto è molto forte anche nei mesi più freschi. -
Visita i siti archeologici principali
Non perdere il Tempio di Hibis, le Tombe di Al-Bagawat, il Museo di Kharga e le rovine romane di Qasr el-Ghueita. -
Rispetta l’ambiente e la cultura locale
Le oasi sono luoghi fragili e ricchi di tradizione. Evita di lasciare rifiuti e chiedi sempre il permesso prima di fotografare le persone del posto. -
Prova l’esperienza del deserto
Se puoi, dedica un giorno a un’escursione nel deserto circostante: dune, rocce scolpite dal vento e tramonti spettacolari rendono l’esperienza indimenticabile.
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Tempio di Hibis
È il sito più importante dell’oasi e uno dei templi meglio conservati del Deserto Occidentale. Risalente all’epoca persiana (VI sec. a.C.), è dedicato al dio Amon e presenta rilievi ancora ben visibili con iscrizioni greche e geroglifici. -
Necropoli di Al-Bagawat
Una delle più antiche necropoli cristiane del mondo, con oltre 260 cappelle scavate nella roccia e affreschi che raccontano scene bibliche. Offre un viaggio affascinante tra arte, fede e storia. -
Museo di Kharga
Espone reperti archeologici provenienti dalle oasi del Deserto Occidentale, tra cui statue, ceramiche, papiri e oggetti del periodo faraonico, romano e cristiano. -
Qasr el-Ghueita e Qasr el-Zayyan
Antiche fortezze e templi risalenti all’epoca tolemaica e romana, un tempo centri di controllo e commercio lungo le rotte carovaniere del deserto. -
Le Sorgenti Termali Naturali
Situate nei pressi dell’oasi, sono ideali per un momento di relax. L’acqua calda ricca di minerali è considerata benefica per la pelle e le articolazioni. -
Il Villaggio di Bulaq
Un tipico villaggio egiziano con palme, case di fango e vita locale autentica. Perfetto per scoprire il lato più umano e quotidiano dell’oasi. -
Il Deserto Circostante
I dintorni di Kharga offrono paesaggi spettacolari: dune dorate, montagne rocciose e silenzio assoluto, ideali per chi ama la fotografia o le escursioni in 4x4.
Il periodo migliore per visitare l’Oasi di Kharga è tra ottobre e aprile, quando il clima è più mite e piacevole, con temperature comprese tra 20°C e 30°C.
In questi mesi potrai esplorare i siti archeologici, fare escursioni nel deserto e goderti la natura senza il caldo estremo tipico dell’estate.
Durante i mesi estivi, da maggio a settembre, le temperature possono superare i 45°C, rendendo le visite faticose e poco consigliate, soprattutto nelle ore centrali del giorno.
Se visiti l’oasi in questo periodo, è meglio organizzare le attività nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, portando sempre con sé acqua e protezione solare.
L’inverno (dicembre–febbraio) è il momento ideale anche per chi ama la fotografia: la luce del deserto è limpida, i colori della sabbia sono più intensi e l’atmosfera è tranquilla e rilassata.