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Le città dell'Arabia Saudita racchiudono l'essenza di uno degli stati più affascinanti dell'Asia Occidentale. Infatti, il Regno dell'Arabia Saudita è lo stato arabo più grande della regione, fondato nel 1932 da Abd al-ʿAzīz b. Saʿūd, con Riad come sua capitale. Conosciuta anche come "la terra delle due sacre moschee", riferendosi alla Mecca e a Medina, questa nazione presenta un patrimonio culturale e storico straordinario.

Quando si pianifica cosa vedere in Arabia Saudita, i visitatori possono esplorare paesaggi sorprendentemente diversi tra loro. Da un lato, il vasto deserto di Rub Al Khali, il secondo più grande al mondo, dall'altro, città ultramoderne con strutture impressionanti come il Kingdom Centre, un grattacielo di 41 piani che raggiunge i 302,3 metri di altezza. Inoltre, il paese vanta siti di inestimabile valore come Hegra, il primo sito saudita dichiarato Patrimonio dell'Umanità, e la Masjid al-Haram alla Mecca, la più grande moschea del mondo.

Questo articolo accompagnerà i lettori alla scoperta delle cinque città più emblematiche dell'Arabia Saudita: Jeddah con la sua spettacolare Fontana di Re Fahd che spruzza acqua fino a 260 metri d'altezza; Riyadh, la capitale moderna; AlUla con i suoi tesori archeologici; Abha, la perla verde dell'Asir; e Tabuk, crocevia di canyon, montagne e storia antica. Ciascuna di queste città offre un'esperienza unica e indimenticabile per chiunque desideri esplorare questo affascinante paese.

 

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In questo articolo :

 

#1.Jeddah: la città costiera tra storia e modernità
#2.Riyadh: la capitale tra grattacieli e fortezze
#3.AlUla: la meraviglia archeologica del deserto
#4.Abha: la perla verde dell’Asir
#5.Tabuk: tra canyon, montagne e storia antica

 

Quali sono le principali attrazioni turistiche dell'Arabia Saudita?

L'Arabia Saudita offre una varietà di attrazioni, tra cui le moderne città di Riyadh e Jeddah, i siti archeologici di AlUla e Hegra, paesaggi naturali mozzafiato come l'Edge of the World e il deserto Rub al Khali, e le montagne verdi dell'Asir National Park. Il paese combina storia millenaria, cultura beduina e sviluppo moderno.
 

 

#1. Jeddah: la città costiera tra storia e modernità


Adagiata sulle coste del Mar Rosso, Jeddah rappresenta il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Soprannominata "la Parigi dell'Arabia", questa metropoli portuale è considerata la perla dell'Arabia Saudita, dove il fascino storico convive armoniosamente con l'architettura ultramoderna. Negli ultimi decenni, Jeddah ha subito una trasformazione radicale, evolvendo da piccolo insediamento a vibrante centro cosmopolita che accoglie visitatori da tutto il mondo.

 

Al-Balad, il quartiere storico patrimonio UNESCO


Nel cuore di Jeddah si trova Al-Balad, il cui nome significa semplicemente "la città" in arabo. Questo affascinante quartiere storico, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2014, rappresenta l'anima più autentica della città. Fondato nel VII secolo, Al-Balad ha funzionato per secoli come fulcro centrale di Jeddah.

Addentrandosi nelle strette vie del centro storico, i visitatori possono ammirare l'architettura tradizionale Hijazi, con edifici alti fino a cinque piani costruiti durante la dominazione ottomana. Ciò che rende queste strutture particolarmente notevoli è il materiale utilizzato: la pietra corallina. Il corallo cerebellare, che cresce lungo tutta la costa, costituisce un eccellente materiale calcareo naturalmente poroso e quindi coibentante. Questa caratteristica lo rende ideale per il clima caldo della regione.

La tecnica costruttiva, rimasta immutata nei secoli, prevedeva l'amalgamazione dei blocchi di corallo con l'argilla per formare un materiale compatto. Fascioni di legno posti orizzontalmente distribuivano uniformemente il peso, rendendo l'intera struttura più solida e sicura. Inoltre, le pareti venivano protette dall'umidità e dalla salinità dell'aria con uno spesso strato di intonaco di calce (nora).

Uno degli elementi più distintivi delle abitazioni di Al-Balad sono le facciate dei terrazzi, chiamate "mushrabiyah". Si tratta di veri capolavori d'arte, realizzati con intricati intagli in legno di tek che servivano a un duplice scopo: abbellire l'edificio e permettere alle donne della casa di osservare la vita di strada rimanendo nascoste alla vista pubblica. Questi elementi architettonici svolgevano anche un'importante funzione climatica, bloccando i raggi solari diretti e convogliando il vento all'interno delle abitazioni.

Nelle case più grandi, i balconi venivano utilizzati come estensione delle stanze, creando uno spazio chiamato "roshan" dove il padrone di casa poteva ricevere ospiti al fresco. Questi spazi, adornati con cuscini e pregiati tappeti, erano il luogo dove i ricchi mercanti conducevano i loro affari con visitatori stranieri.

La Bayt Nassif (Casa di Nassif) rappresenta uno degli esempi meglio conservati di questa architettura. Costruita tra il 1872 e il 1881 per lo sceicco Omar Effendi Nassif, all'epoca governatore della città, questa imponente dimora contava ben 106 stanze. Dopo la conquista della città nel 1925, il re Abdul Aziz la espropriò e la utilizzò come residenza personale fino alla costruzione del suo palazzo. Oggi, Bayt Nassif è stata trasformata in un importante centro culturale che ospita esibizioni e conferenze.

 

La Fontana Re Fahd: la più alta del mondo


Spostandosi verso il mare, è impossibile non rimanere colpiti dalla maestosa Fontana Re Fahd, conosciuta anche come Fontana di Gedda. Inaugurata nel 1985, questa spettacolare opera fu donata alla città dall'allora sovrano Re Fahd, da cui prende il nome. Ciò che la rende straordinaria è il suo primato mondiale: con un getto d'acqua che raggiunge l'incredibile altezza di 260 metri, è ufficialmente riconosciuta dal Guinness World Records come la fontana più alta del mondo.

La costruzione della fontana iniziò nel 1980, ispirata alla Jet d'eau di Ginevra. Tuttavia, i progettisti non erano soddisfatti dell'altezza iniziale e decisero di potenziarla. Nella sua forma attuale, la fontana è in grado di lanciare acqua marina a una velocità impressionante di 375 km/h, con una massa d'acqua sospesa che può superare le 16 tonnellate.

Un aspetto interessante della Fontana Re Fahd è che, anziché utilizzare acqua dolce, sfrutta l'acqua salata prelevata direttamente dal Mar Rosso. Prima di raggiungere la pompa, l'acqua passa attraverso diversi filtri per essere purificata da sporcizia, sabbia e materia organica, prevenendo così problemi di ruggine e corrosione.

La base della fontana è modellata come un grande mabkhara, un bruciatore di incenso che simboleggia la cultura araba. Durante la notte, 500 potenti faretti LED illuminano il getto d'acqua, creando uno spettacolo mozzafiato visibile da qualsiasi punto della città. Questo gioco di luci e acqua ha reso la fontana uno dei simboli più riconoscibili di Jeddah e una tappa obbligata per chiunque visiti la città.

 

 

La Corniche e il lungomare sul Mar Rosso


La Jeddah Corniche è un'impressionante estensione costiera che si sviluppa per ben 30 chilometri lungo le rive del Mar Rosso. Questo lungomare rappresenta il cuore pulsante della vita sociale cittadina, un luogo dove residenti e turisti si incontrano per godere della piacevole brezza marina.

Completamente pedonale e aperta 24 ore su 24, la Corniche offre l'opportunità perfetta per entrare in contatto con la quotidianità degli abitanti e respirare l'atmosfera vivace che caratterizza Jeddah. Il lungomare è costellato di spiagge, ristoranti, caffè e resort di lusso, rendendolo ideale per passeggiare, fare jogging o semplicemente rilassarsi.

Lungo la Corniche si possono ammirare importanti opere d'arte, tra cui monumenti creati da celebri artisti internazionali come Joan Mirò e Henry Moore, arrivati in città negli anni '70. Questi elementi artistici si integrano perfettamente con il paesaggio marino, creando un connubio unico tra natura e cultura.

La zona di Obhur Corniche, in particolare, rappresenta una delle principali destinazioni sul lungomare, perfetta per trascorrere momenti di qualità con amici e familiari. I numerosi bar e ristoranti offrono posti all'aperto con viste mozzafiato sul Mar Rosso, alcuni dei quali dispongono anche di piani elevati che garantiscono panorami ancora più spettacolari.

In aggiunta alle sue attrazioni culturali e ricreative, la Corniche ospita anche il Jeddah Corniche Circuit, un circuito cittadino non permanente di Formula 1 progettato dall'architetto Hermann Tilke, che ha ospitato il Gran Premio d'Arabia Saudita nelle stagioni 2021 e 2022.

Per chi cerca un'esperienza più spirituale, lungo la Corniche si trova anche la suggestiva Moschea Galleggiante, elevata su pilastri sul mare. Questo luogo di culto offre tranquille viste al tramonto e rappresenta un soggetto fotografico particolarmente apprezzato.

Jeddah è davvero una città che sa sorprendere, capace di offrire una varietà di attrazioni che poche altre città del Medio Oriente possono vantare. Dal patrimonio storico di Al-Balad alle meraviglie tecnologiche come la Fontana Re Fahd, fino all'animata vita sociale della Corniche, questa metropoli costiera rappresenta una tappa imprescindibile per chiunque desideri scoprire le molteplici sfaccettature dell'Arabia Saudita contemporanea.

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Quali sono le principali attrazioni di Jeddah?

Le principali attrazioni di Jeddah includono il quartiere storico Al-Balad, patrimonio UNESCO, la Fontana Re Fahd, la più alta del mondo, e la Corniche, un lungomare di 30 km con spiagge, ristoranti e opere d'arte.

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#2. Riyadh: la capitale tra grattacieli e fortezze


Riyadh si erge maestosa nel cuore dell'Arabia Saudita, una città che racconta due storie parallele: quella di un passato ricco di tradizioni e quella di un futuro ambizioso e moderno. La capitale del regno rappresenta il perfetto connubio tra la storia beduina e l'impulso futuristico di una nazione che guarda al domani, mantenendo salde le proprie radici culturali. Questo dualismo si manifesta chiaramente nel paesaggio urbano, dove imponenti grattacieli svettano accanto a storiche fortezze di argilla.

 

 

Kingdom Centre: simbolo della nuova Arabia


Il Kingdom Centre domina lo skyline di Riyadh come un'imponente sentinella del progresso. Questo straordinario grattacielo, di proprietà del principe al-Walid bin Talal bin Abd al-'Aziz Al Sa'ud della famiglia reale saudita, rappresenta il simbolo più evidente dello sviluppo economico che ha trasformato l'Arabia Saudita negli ultimi decenni.

L'edificio, ultimato nel 2002, ha ricevuto il prestigioso premio Emporis Skyscraper Award come "miglior grattacielo al mondo per il design". Ciò che rende il Kingdom Centre immediatamente riconoscibile è la caratteristica apertura parabolica sulla sommità, che nelle ore notturne si illumina cambiando colore a ciclo continuo, creando uno spettacolo visivo indimenticabile.

Con i suoi 300 metri di altezza, questa torre di 30 piani si colloca al primo posto tra le costruzioni del suo genere in tutto il Medio Oriente e in Europa. La struttura ospita la sede della Kingdom Holding Company, da cui prende il nome, oltre a una serie di spazi multifunzionali che ne fanno un vero e proprio microcosmo urbano.

All'interno del Kingdom Centre i visitatori possono trovare:

  • Il prestigioso Four Season Hotel
  • Numerosi uffici e appartamenti residenziali
  • Un centro commerciale con vari ristoranti
  • Un centro conferenze
  • Un centro sportivo con piscina e campi da tennis

 

Parcheggi all'aperto e sotterranei


La complessità architettonica del Kingdom Centre si manifesta nella sua struttura interna. Oltre ai due piani interrati destinati principalmente a locali tecnici, il piano terra presenta una maestosa Lobby di accesso alta ben 25 metri. Salendo, troviamo quattordici piani di uffici, seguiti da dieci piani e un mezzanino destinati all'albergo. Più in alto ancora si trovano quattro piani di appartamenti, un piano condominiale e la sede della Kingdom Holding.

Particolarmente affascinante è l'Observation Bridge, raggiungibile tramite un ascensore panoramico, che offre il punto di osservazione più elevato di Riyadh. Questo belvedere permette ai visitatori di ammirare l'impressionante panorama della capitale saudita, con una vista a 360 gradi che si estende fino all'orizzonte desertico.

La torre del Kingdom Centre è stata concepita non solo come simbolo di potere e prosperità, ma anche come manifestazione tangibile della visione futuristica della città. Infatti, il suo design elegante richiama allo stesso tempo la modernità e le tradizioni islamiche, con una simmetria che rispetta i canoni dell'arte islamica, nota per la geometria delle sue forme.

 

 

Forte Masmak: cuore della storia saudita


A pochi chilometri dai grattacieli moderni, nel vecchio quartiere di Deerah, sorge il Forte Masmak, testimone silenzioso della nascita dell'Arabia Saudita moderna. Questa fortezza in mattoni di argilla e fango rappresenta il simbolo per eccellenza di Riyadh, il cuore del nucleo originario da cui si è sviluppata l'intera città.

Costruito durante il regno di Mohamed bin Abdullah bin Rashid nel 1865, il forte ha acquisito un'importanza storica fondamentale nel 1902, quando fu teatro di un evento cruciale: la conquista di Riyadh da parte di Abdul Aziz Ibn Saud, il fondatore dell'Arabia Saudita moderna. Dopo essere stato esiliato in Kuwait, il futuro re fece ritorno a Riyadh e prese possesso della fortezza, all'epoca sotto il controllo dell'Impero Ottomano. Questo episodio segnò l'inizio della dinastia saudita e rappresentò un punto di svolta decisivo per la storia del Regno.

L'imponente struttura difensiva presenta quattro torri di avvistamento alte 18 metri con mura spesse 1,24 metri, caratteristiche che testimoniano la sua originaria funzione militare e di controllo sulla città. La fortezza è stata accuratamente restaurata negli anni '80 e successivamente convertita in museo nel 1995, diventando una tappa imprescindibile per chiunque desideri comprendere le origini della nazione saudita.

Il Forte Masmak non è solo un edificio di rilevanza storica, ma anche una meraviglia architettonica. Le tecniche costruttive tradizionali, la funzionalità degli spazi e le ingegnose soluzioni per l'illuminazione e il raffreddamento naturale rivelano l'intelligenza pratica degli antichi costruttori, capaci di creare strutture confortevoli nonostante le estreme condizioni climatiche del deserto.

All'interno del forte è possibile visitare una moschea dal tetto decorato con palme che evocano l'immagine di un'immensa oasi, creando un'atmosfera suggestiva che trasporta i visitatori in epoche lontane. Il museo ospita diverse mostre che offrono una panoramica completa sulla cultura e la storia locale, con una ricca collezione di manufatti ben conservati ed esposizioni informative sulla fondazione del Regno.

 

 

Museo Nazionale: un viaggio nella cultura


Completando il percorso attraverso la capitale saudita, nell'area di Murabba, troviamo il Museo Nazionale dell'Arabia Saudita, situato nel quartiere Al Murabba, vicino al palazzo di King Abdulaziz. Questa struttura rappresenta la più importante esposizione museale del paese e costituisce una tappa fondamentale per chiunque desideri approfondire la conoscenza della storia e della cultura saudita.

Il museo fa parte del maestoso King Abdulaziz Center, una spettacolare struttura modernista costruita per commemorare il primo re saudita. L'edificio stesso è un capolavoro architettonico che riflette la visione progressista del paese, pur mantenendo un profondo rispetto per le tradizioni.

Il percorso espositivo del Museo Nazionale è suddiviso in nove diverse sezioni che ripercorrono la storia dell'Arabia Saudita, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Particolarmente interessanti sono le aree dedicate all'origine della vita, all'epoca pre-islamica, all'avvento dell'Islam e alla nascita della nazione, che permettono ai visitatori di comprendere il complesso mosaico culturale che caratterizza questo affascinante paese.

Tra i 3.700 artefatti esposti, meritano particolare attenzione le iscrizioni thamudiche e nabatee del periodo pre-arabo, oltre alle prime testimonianze di alfabeto arabo provenienti dall'Altopiano del Najd. Questi reperti archeologici offrono uno sguardo privilegiato sulle antiche civiltà che hanno abitato la penisola arabica, contribuendo a sfatare il mito di un territorio esclusivamente desertico e privo di storia.

Il museo è aperto tutti i giorni tranne la domenica, con orari estesi il giovedì e il venerdì fino alle 22:00, permettendo anche a chi lavora di visitarlo comodamente. L'ingresso è gratuito, in linea con la politica culturale del paese che mira a rendere accessibile a tutti il patrimonio storico e artistico della nazione.

I visitatori apprezzano particolarmente l'approccio museologico moderno e coinvolgente, con poche mostre selezionate inserite nel contesto storico e supportate da installazioni multimediali. Il personale, attento e cordiale, contribuisce a rendere l'esperienza ancora più piacevole e formativa, guidando i visitatori attraverso le diverse epoche della storia saudita.

Riyadh emerge così come una città dalle mille sfaccettature, dove tradizione e innovazione coesistono in perfetta armonia. Dal futuristico Kingdom Centre all'antica Fortezza di Masmak, fino al ricco patrimonio culturale custodito nel Museo Nazionale, la capitale dell'Arabia Saudita offre un'esperienza completa e affascinante, capace di soddisfare la curiosità di qualsiasi visitatore. Queste tre attrazioni rappresentano perfettamente l'anima della città: un piede saldamente ancorato nel passato e lo sguardo rivolto con determinazione verso il futuro.

 

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I luoghi d'interesse più importanti di Riyadh includono il Kingdom Centre, un grattacielo simbolo della modernità, il Forte Masmak, cuore della storia saudita, e il Museo Nazionale, che offre un viaggio completo nella cultura del paese.


#3. AlUla: la meraviglia archeologica del deserto


Nel cuore del deserto nord-occidentale dell'Arabia Saudita, AlUla svela un patrimonio archeologico millenario che lascia senza fiato. Situata a circa 1.100 km da Riyadh, questa vasta area racchiude una valle ricca di oasi lussureggianti, imponenti montagne di arenaria e antichi siti culturali risalenti a migliaia di anni fa. Con oltre 27.000 siti archeologici all'interno dei suoi confini, AlUla rappresenta una delle destinazioni più affascinanti tra le città dell'Arabia Saudita per gli amanti della storia e delle meraviglie naturali.

 

Hegra (Mada'in Saleh): la Petra saudita


Hegra, conosciuta anche come Mada'in Saleh, è il fiore all'occhiello di AlUla e il primo sito Patrimonio Mondiale dell'UNESCO dell'Arabia Saudita. Distesa su un'area di 52 ettari, questa antica città era la principale città meridionale del Regno dei Nabatei, seconda solo alla ben più nota Petra in Giordania.

Le recenti ricerche suggeriscono inoltre che Hegra fosse l'avamposto più a sud dell'Impero romano dopo la conquista dei Nabatei avvenuta nel 106 d.C.. La città conta oggi più di 110 monumenti funerari in ottimo stato di conservazione, con elaborate facciate scolpite finemente negli affioramenti di arenaria che circondano l'insediamento urbano fortificato.

Queste tombe monumentali, che si ergono maestose dalle sabbie del deserto, sono veri capolavori architettonici. In effetti, l'ingresso principale alla città avveniva, proprio come a Petra, attraverso il Siq, uno stretto canyon di roccia. Ciò che rende particolarmente preziose queste strutture non è solo la loro bellezza, ma anche le iscrizioni che le decorano. Queste forniscono importanti indizi sulla cultura, i riti e la politica dei Nabatei.

Tra i complessi più impressionanti spicca Jabal AlBanat, che ospita il più alto numero di tombe intagliate in un'unica roccia. L'architettura di queste costruzioni rivela una chiara influenza greca, con timpani, triglifi e metope che testimoniano gli scambi culturali lungo le antiche vie commerciali.

Gli scavi archeologici nella necropoli e nella vicina città sono iniziati nel 2002, con il riconoscimento UNESCO arrivato sei anni dopo. Per i visitatori, l'esperienza di Hegra può essere vissuta in diversi modi: a bordo di una Land Rover d'epoca, su una jeep 4x4 decappottabile come in un safari, oppure su un bus Hop-on Hop-off.

 

La Roccia dell'Elefante e le formazioni naturali


A est delle montagne che formano la valle di AlUla, il paesaggio si trasforma in uno spettacolo geologico mozzafiato. La più emblematica di queste formazioni è senza dubbio la Roccia dell'Elefante (Jabal AlFil), situata a 11 km a nord-est di AlUla. Questa incredibile meraviglia geomorfologica, risultato dell'erosione durata milioni di anni, si erge a un'altezza di 52 metri.

Modellata dall'acqua e dal vento nel corso di ere geologiche, la sua forma ricorda sorprendentemente quella di un pachiderma, colpendo per la sua incredibile perfezione naturale. Jabal AlFil apre tutti i giorni alle 17:00, l'orario perfetto per ammirare il suggestivo spettacolo delle rocce che cambiano colore al tramonto.

I visitatori troveranno ad accoglierli invitanti focolari scavati nella sabbia da cui ammirare questa meraviglia geologica, ascoltando rilassante musica di sottofondo. Infatti, godersi un tè al tramonto ammirando la Roccia dell'Elefante rappresenta un'esperienza indimenticabile.

Oltre a questa formazione iconica, la zona di AlUla vanta altre spettacolari opere d'arte naturali. Nella Ragasat Valley, il massiccio montuoso di Jabal Al Rukkab presenta una rete di canyon e un labirinto di valli. Tra queste, spicca una sagoma di tre formazioni rocciose a spirale soprannominate Raqasat (Rocce danzanti), scolpite dalla sabbia soffiata dai forti venti.

 

Dadan e la Necropoli dei Leoni


Nel cuore dell'oasi di AlUla sorge l'antica città di Dadan, considerata una delle città più sviluppate della penisola arabica nel corso del primo millennio a.C.. Gli archeologi sostengono che il sito sia stato occupato fin dall'età del Bronzo, mentre il regno di Dadan (900-600 a.C.) era uno dei più evoluti nel nord-ovest dell'Arabia.

La civiltà lihyanita – che potrebbe aver preso il posto dei Dadaniti, o esserne stata un'evoluzione – prosperò grazie all'acqua e al terreno fertile che le permise di coltivare cereali, frutta e datteri nei campi ingegnosamente irrigati. A questa fiorente agricoltura, si aggiunsero i profitti ottenuti dal commercio lungo la Via dell'Incenso, dove le carovane trasportavano franchincenso dall'Arabia meridionale fino ai lontani templi egizi e greci.

Nel cuore di questa zona archeologica si trovano le celebri Tombe dei Leoni, così chiamate per le decorazioni ai lati dell'ingresso che simboleggiavano probabilmente lo status e il potere del defunto. Queste sculture di leoni seduti rappresentavano potere e protezione, poste a guardia di quello che si crede sia il luogo di sepoltura di un membro appartenente all'élite della società, forse persino alla famiglia reale.

Oggi nell'area di Dadan sono visibili circa 20 tombe scavate nelle rocce rosse del deserto. Alcune iscrizioni raffigurano agricoltori e palme, aiutandoci a comprendere l'antichità del luogo e la sua importanza economica e culturale.

Un'altra straordinaria attrazione nelle vicinanze è Jabal Ikmah, una vera e propria biblioteca a cielo aperto che offre centinaia di petroglifi e iscrizioni che abbelliscono le ripide pareti del canyon. Questo sito archeologico, in origine un luogo di culto, racconta storie di antichi viaggiatori che si fermavano ad AlUla per riposare e scambiare merci e idee tra culture diverse. La maggior parte di queste iscrizioni sono preghiere e invocazioni risalenti al periodo in cui il Regno di Lihyan fioriva tra il quinto e il primo secolo a.C..

Nel complesso, AlUla rappresenta una tappa imperdibile per chi desidera scoprire i tesori archeologici dell'Arabia Saudita, con un patrimonio culturale che abbraccia oltre 7.000 anni di storia e che solo recentemente ha iniziato a raccontarsi al mondo.

Cosa rende unica la città di AlUla?

AlUla è unica per il suo straordinario patrimonio archeologico, che include Hegra (Mada'in Saleh), primo sito UNESCO dell'Arabia Saudita, la Roccia dell'Elefante, una formazione naturale spettacolare, e l'antica città di Dadan con le sue Tombe dei Leoni.

 

#4. Abha: la perla verde dell’Asir


A differenza delle altre aree del Regno, Abha sorprende i visitatori con il suo clima fresco e la rigogliosa vegetazione che le è valso il soprannome di "perla verde dell'Arabia Saudita". Situata nella provincia sud-occidentale dell'Asir a 2.200 metri sul livello del mare, questa affascinante città gode di un microclima unico, con temperature che raramente superano i 30°C anche nei mesi estivi. Circondata da montagne nebbiose e valli verdeggianti, Abha rappresenta una destinazione ideale per chi cerca un rifugio dalla calura desertica che caratterizza gran parte del paese.

 

 

Parco Nazionale Asir e Jabal Soudah


Il Parco Nazionale Asir è indubbiamente il fiore all'occhiello di questa regione. Istituito nel 1980, questo vasto parco si estende per oltre 1.600 chilometri quadrati attraverso un incredibile varietà di paesaggi: dalle foreste di ginepro alle valli profonde, dalle pianure desertiche alle vette montuose. Grazie alla sua posizione strategica che intercetta l'umidità proveniente dal Mar Rosso, l'area vanta una biodiversità sorprendente con oltre 300 specie di uccelli, incluse numerose varietà migratorie che utilizzano il parco come tappa fondamentale nei loro viaggi tra Europa e Africa.

All'interno del parco si trova Jabal Soudah, la montagna più alta dell'Arabia Saudita con i suoi 3.015 metri di altitudine. Questa imponente vetta offre panorami mozzafiato sulla regione circostante e, nelle giornate più limpide, persino sul Mar Rosso a oltre 100 chilometri di distanza. Particolarmente suggestive sono le nubi che spesso avvolgono le cime, creando paesaggi quasi surreali che ricordano più le Alpi europee che non il tipico scenario mediorientale.

I visitatori possono esplorare il parco attraverso numerosi sentieri escursionistici, aree picnic attrezzate e punti panoramici strategicamente posizionati. Uno dei luoghi più frequentati è il Cable Car, la funivia che permette di sorvolare le verdi vallate e di raggiungere comodamente alcuni dei punti più spettacolari dell'area.

 

 

Il villaggio tradizionale di Rijal Almaa


A circa 45 chilometri da Abha si trova Rijal Almaa, un antico villaggio che rappresenta uno dei tesori architettonici più preziosi dell'Arabia Saudita. Questo insediamento storico, candidato a diventare Patrimonio dell'Umanità UNESCO, è situato in una posizione strategica che in passato lo rendeva un importante snodo commerciale tra Yemen e Hijaz, la regione occidentale della penisola arabica.

Ciò che rende Rijal Almaa davvero unico è la sua architettura distintiva: case-torre alte fino a sette piani costruite con pietra locale, argilla e legno di quercia. Le facciate di questi edifici sono decorate con motivi geometrici bianchi che contrastano magnificamente con il colore scuro della pietra, creando un effetto visivo sorprendente. Questa tecnica costruttiva, perfettamente adattata al clima locale, garantiva fresco d'estate e calore durante i mesi invernali.

Il villaggio ospita inoltre un importante museo etnografico che conserva oltre 2.800 manufatti che raccontano la storia e le tradizioni della regione dell'Asir. Tra questi spiccano antichi utensili domestici, strumenti agricoli, armi tradizionali e splendidi esempi dell'artigianato locale, inclusi i coloratissimi tessuti tipici della zona.

Ogni anno, Rijal Almaa diventa il centro delle celebrazioni del "Flowerman Festival", un evento culturale che prende il nome dai tradizionali copricapo floreali indossati dagli uomini della tribù Qahtan. Durante questa festività, i visitatori possono immergersi nelle tradizioni locali, assistere a spettacoli folkloristici e ammirare le spettacolari danze tradizionali accompagnate da tamburi e flauti.

La combinazione di natura incontaminata, clima gradevole e ricco patrimonio culturale rende Abha una delle città dell'Arabia Saudita più affascinanti da esplorare, offrendo un'esperienza completamente diversa rispetto alle altre destinazioni del Regno.

Perché Abha è chiamata la "perla verde" dell'Arabia Saudita?

Abha è chiamata la "perla verde" per il suo clima fresco e la vegetazione rigogliosa, insoliti per l'Arabia Saudita. La città è circondata da montagne nebbiose e valli verdeggianti, con il Parco Nazionale Asir che offre una biodiversità sorprendente.

 

#5. Tabuk: tra canyon, montagne e storia antica


La provincia di Tabuk, situata nell'estremo nord-ovest dell'Arabia Saudita, rappresenta un territorio di straordinari contrasti dove la storia millenaria si intreccia con spettacolari formazioni naturali. Questa regione, ancora poco conosciuta dal turismo internazionale, custodisce alcuni dei paesaggi più sorprendenti tra le città dell'Arabia Saudita e testimonianze archeologiche di inestimabile valore.

 

Wadi Disah: oasi tra le rocce rosse


Wadi Disah, conosciuto anche come "La Valle delle Palme", è una delle meraviglie naturalistiche più impressionanti della regione. Questo canyon spettacolare si estende per circa 15 chilometri attraverso il massiccio di arenaria del Jebel Qaraqir, dove pareti rocciose verticali raggiungono altezze fino a 500 metri. Ciò che rende davvero unico questo luogo è il contrasto tra le maestose scogliere rosse e la rigogliosa vegetazione alimentata da un piccolo corso d'acqua che scorre nel fondo della valle.

Il percorso per esplorare il wadi termina dove finisce la strada asfaltata, circa 10 km dopo il villaggio di Disah. Da qui, è necessario proseguire con veicoli 4x4, spesso guidati da autisti locali che offrono tour a partire da circa 300 riyal sauditi. Durante l'escursione, i visitatori possono ammirare antiche iscrizioni rupestri e godere della fresca ombra delle numerose palme che popolano questa oasi nel deserto.

 

Al-Bada e le rovine nabatee


A poca distanza da Tabuk si trova Al-Bad (anche chiamata Al-Bada), un'antica oasi identificata con la biblica Madyan. Questo sito archeologico vanta notevoli tombe nabatee scavate nella roccia, simili a quelle di Petra e Hegra, ma meno conosciute. L'area ospita circa nove importanti siti archeologici che coprono cinquemila anni di storia.

Particolarmente interessanti sono le Grotte di Shuaib (Maghayer Shuaib), situate sulla sponda occidentale del Wadi Efal. Queste tombe nabatee del primo secolo d.C. presentano facciate decorate con elementi architettonici in stile corinzio, ionico e nabateo. Inoltre, nell'area si trova anche il pozzo di Al-Suaidani, un'antica fonte d'acqua scavata nella roccia secondo il modello nabateo.

 

Jebel Al Lawz: la montagna sacra


Jabal al-Lawz (la "Montagna dei Mandorli") si erge a 2.580 metri sul livello del mare nel nord-ovest dell'Arabia Saudita, vicino al confine giordano. Questa montagna, composta principalmente da granito calc-alcalino chiaro con intrusioni di riolite e andesite, ospita boschi relitti mediterranei di Juniperus phoenicea tra i 1.300 e i 2.200 metri di altitudine.

Il monte è spesso oggetto di dibattito tra gli studiosi, poiché alcune teorie lo identificano con il biblico Monte Sinai. Particolarmente interessante è la vicina Jabal Maqlā (Montagna Bruciata), che dista circa 7 chilometri a sud ed è composta principalmente da rocce metamorfosate vulcaniche scure. Questa montagna offre esperienze uniche ai visitatori, come tour guidati sui "sentieri di Mosè", che esplorano i possibili luoghi dell'esodo biblico.

Questi tesori naturali e storici rendono Tabuk una tappa imprescindibile per chiunque desideri scoprire le meraviglie nascoste dell'Arabia Saudita.

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Cosa offre Tabuk ai visitatori?

Tabuk offre ai visitatori una combinazione di meraviglie naturali e siti storici, tra cui il canyon di Wadi Disah con le sue pareti rocciose e oasi, le rovine nabatee di Al-Bada, e il monte Jebel Al Lawz, considerato da alcuni il biblico Monte Sinai.

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