Cosa Comprare in Turchia: Tutti i Segreti del Gran Bazar di Istanbul
Il Gran Bazar di Istanbul, con oltre 4.000 negozi, è uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo, e rappresenta il luogo perfetto per scoprire cosa comprare in Turchia. Infatti, questo labirinto di vicoli e botteghe racconta secoli di storia e tradizione commerciale.
Quando pensiamo a cosa comprare a Istanbul, le possibilità sono infinite. Dal Bazar delle Spezie, costruito nel 1664, ai preziosi gioielli ottomani, dalle ceramiche di İznik ai tappeti fatto a mano, ogni oggetto racconta una storia unica. In particolare, i prezzi più convenienti rispetto alla maggior parte dei paesi europei rendono questa città un vero paradiso dello shopping.
In questa guida, esploreremo insieme i tesori nascosti dei bazar turchi, dai dolci tradizionali come il baklava alle spezie colorate, dai set di caffè turco agli amuleti Nazar Boncuk. Vi accompagnerò alla scoperta dei migliori acquisti da fare in questo affascinante paese, svelandovi tutti i segreti per un'esperienza di shopping indimenticabile.
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L'indice :
#1. Il Gran Bazar come viaggio nella cultura turca
#2. Souvenir che raccontano una storia
#3. Sapori da portare a casa: un viaggio nel gusto
#4. Oggetti unici e poco conosciuti da scoprire
#5. Conclusione
#6. FAQs

#1. Il Gran Bazar come viaggio nella cultura turca
Fondato negli anni immediatamente successivi alla conquista ottomana di Costantinopoli, il Gran Bazar rappresenta un viaggio affascinante nella storia e cultura turca, molto più profondo di ciò che i suoi colorati corridoi possano inizialmente rivelare.
1. Breve storia del mercato più famoso di Istanbul
Le origini del Gran Bazar risalgono al 1455, quando il sultano Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli, ordinò la costruzione di un edificio dedicato al commercio di tessuti e gioielli vicino al suo palazzo. Questo primo nucleo, chiamato "Eski Bedesten" (vecchio bazar), fu completato nell'inverno del 1460-61 e assegnato alla fondazione della moschea di Aya Sofya.
Nel corso dei secoli successivi, il bazar si espanse notevolmente. Durante il regno di Solimano il Magnifico (1520-1566), la struttura venne ricostruita in pietra, sostituendo il precedente legno. Infatti, intorno a questo centro commerciale iniziarono a sorgere laboratori artigianali che diedero vita a vicoli distinti per corporazioni.
All'inizio del XVII secolo, il Gran Bazar aveva già raggiunto le dimensioni e la configurazione attuali, diventando uno dei mercati più importanti dell'Impero Ottomano. Tuttavia, la storia del mercato è stata segnata da numerose calamità: il primo incendio documentato avvenne nel 1515, seguito da altri nel 1548, 1701 e 1750, mentre un devastante terremoto lo colpì nel 1766.
Oggi il complesso copre un'area di 30.700-54.000 metri quadrati e ospita oltre 4.000 negozi distribuiti su 61-64 strade, con 22 porte d'ingresso[64]. Nel 2014, è stato classificato come la prima attrazione turistica più visitata al mondo con 91.250.000 visitatori annuali, mentre nel solo 2022 ha accolto quasi 40 milioni di persone.
2. Perché è più di un semplice luogo di shopping
Il Gran Bazar non è solo un posto dove cercare cosa comprare in Turchia, ma un vero e proprio "museo vivente" che resiste alla prova del tempo da oltre 550 anni. Il mercato impiega circa 26.000 persone e presenta una vera gerarchia interna, con botteghe che vengono ereditate dalle stesse famiglie per generazioni.
Questo labirinto storico ha testimoniato l'ascesa e la caduta di imperi, l'evoluzione delle rotte commerciali e la fusione di culture dell'Est e dell'Ovest. Ogni angolo racconta storie di mercanti e artigiani che hanno tramandato i loro mestieri attraverso i secoli.
Muoversi nel Gran Bazar è un'esperienza che stimola tutti i sensi: i suoni dei passi sul pavimento di pietra, le voci in lingue diverse che si mescolano nell'aria, gli odori pungenti delle spezie, i colori vivaci dei tappeti e dei tessuti. La vera magia sta nella sensazione di viaggiare indietro nel tempo, percorrendo gli stessi angoli che centinaia di anni fa vedevano mercanti contrattare i loro scambi.
In un'epoca dominata dalla produzione di massa, il Gran Bazar celebra l'artigianato tradizionale, dai gioielli intricati ai tappeti tessuti a mano, dalle ceramiche alle spezie esotiche. Ogni articolo non è solo una merce, ma un pezzo dell'eredità culturale turca, un artefatto che porta l'essenza dell'identità del paese. Questo aspetto rende il Gran Bazar un luogo imprescindibile per chi vuole davvero comprendere cosa comprare a Istanbul che rappresenti autenticamente la cultura turca.
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#2. Souvenir che raccontano una storia
Nel cuore del Gran Bazar, ogni oggetto racconta una storia millenaria. Questi souvenir non sono semplici ricordi, ma veri e propri pezzi di cultura turca che portano con sé tradizioni ancestrali.
1. Il significato del Nazar Boncuk
L'amuleto più iconico da comprare in Turchia è senza dubbio il Nazar Boncuğu, un talismano ancestrale a forma di occhio realizzato in pasta di vetro blu. "Nazar" in arabo significa sguardo o occhio, mentre "boncuk" significa perla. Questo amuleto protegge dal malocchio assorbendo l'energia negativa proveniente da gelosie e invidie. Infatti, in turco si dice "nazar değdi" quando il malocchio ha colpito. Se l'amuleto si rompe, significa che ha assolto la sua funzione assorbendo la negatività. Le sue origini sono antichissime e risalgono al 3.300 a.C..
2. L'arte della ceramica e la calligrafia ottomana
La Turchia vanta un ricco patrimonio di manifatture ceramiche, con Iznik e Kütahya come centri più rinomati. Le ceramiche tradizionali presentano spesso disegni ottomani con tulipani e motivi floreali, mentre i ceramisti di Avanos in Cappadocia sono famosi per le loro produzioni in stile ittita. Parallelamente, la calligrafia ottomana (Hat) rappresenta un'arte raffinata che decora moschee e palazzi. Lo stile Diwani, una forma corsiva sviluppata durante il regno dei primi Ottomani (XVI-XVII secolo), fu inventato da Housam Roumi e raggiunse la massima popolarità sotto Solimano il Magnifico.
3. I tappeti come simbolo di identità regionale
I tappeti tessuti a mano rappresentano uno dei prodotti artigianali più celebri della Turchia. Ogni regione ha il proprio stile distintivo, creando un mosaico di identità culturali. Questi manufatti sono realizzati in seta, lana o cotone e caratterizzati da motivi geometrici che riflettono le influenze culturali della regione di produzione. Il "nodo turco" conferisce loro robustezza e durata eccezionali. Tra i più pregiati figurano quelli di Kayseri in Cappadocia e Van nella Turchia orientale.
4. Le lanterne: luce e spiritualità
Le lampade a mosaico turche trovano le loro radici in Anatolia, risalendo all'Impero Ottomano. Ogni lampada è creata da artigiani esperti che selezionano attentamente oltre 45 pietre di mosaico di colori diversi. Nella cultura turca, la luce ha un significato profondo, rappresentando speranza, positività e illuminazione. Inoltre, nella tradizione islamica, le lampade simboleggiano la luce divina di Allah e vengono utilizzate per illuminare luoghi di culto. La natura traslucida di queste lampade crea incantevoli giochi di luci e ombre, aggiungendo profondità e dimensione agli spazi.

#3. Sapori da portare a casa: un viaggio nel gusto
I sapori della cucina turca rappresentano tesori autentici da portare a casa dopo un viaggio a Istanbul. Il Gran Bazar e i mercati circostanti offrono delizie gastronomiche che raccontano secoli di tradizione culinaria.
1. Il baklava di Gaziantep e le sue varianti
Il baklava è un dolce complesso composto da sottili sfoglie di pasta fillo stratificate con frutta secca e imbevute di sciroppo zuccherino. La città di Gaziantep, nella Turchia centro-meridionale, è celebre per il suo baklava realizzato con pistacchi locali, spesso servito con crema kaymak. Nel 2013, l'Antep Baklavası ha ottenuto l'Indicazione Geografica Protetta dalla Commissione europea, diventando il primo prodotto turco a ricevere tale riconoscimento.
I maestri pasticcieri di Gaziantep stendono la pasta in ben 40-45 strati sottilissimi, riempiendoli con pistacchi locali e burro, per poi cuocerli in forni di pietra a legna. Le varianti regionali includono il baklava con nocciole (regione del Mar Nero), noci (Anatolia centrale) e mandorle o semi di sesamo (Tracia).
2. Il tè turco e i bicchieri a tulipano
Il tè (çay) è la bevanda calda più diffusa in Turchia. Viene preparato utilizzando due bollitori impilati chiamati çaydanlık: nell'inferiore l'acqua viene portata a ebollizione, mentre nel superiore si prepara un tè molto forte che poi viene diluito secondo il gusto personale.
Tradizionalmente, il tè turco viene servito in piccoli bicchieri a forma di tulipano (ince belli, letteralmente "fianchi stretti") che si tengono dal bordo per non scottarsi le dita. Questi bicchieri, realizzati in vetro trasparente, mettono in risalto il colore dell'infuso e sono parte integrante del rituale del tè in Turchia.
3. Il caffè turco e il suo rituale
La preparazione del caffè turco è un vero rituale: il caffè macinato finissimo viene mescolato con acqua e zucchero in un cezve (bricco in rame) e portato ad ebollizione più volte. La bevanda deve poi decantare alcuni minuti prima di essere consumata.
Questo metodo conferisce al caffè una consistenza densa, quasi "sciropposa". Nel 2013, l'UNESCO ha riconosciuto il caffè turco come patrimonio immateriale dell'umanità. Alla tradizione è legata anche la caffeomanzia, l'arte di leggere i fondi del caffè.
4. Le spezie e i profumi del Bazar Egiziano
Il Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı) è il secondo più grande complesso commerciale coperto di Istanbul dopo il Gran Bazar. Qui si possono acquistare innumerevoli spezie: anice, pepe nero, cannella, cumino, zafferano, sumak e molte altre.
Passeggiando tra i banchi colorati, si viene avvolti da profumi inebrianti e si possono scoprire anche frutta secca, lokum (delizie turche) e pestil, una specialità tradizionale fatta pressando nocciole, noci e frutta in foglie sottili. Un'esperienza sensoriale imperdibile per chi cerca cosa comprare in Turchia.

#4. Oggetti unici e poco conosciuti da scoprire
Oltre ai souvenir più popolari, il Gran Bazar nasconde autentici tesori artistici poco conosciuti che meritano di essere scoperti da chi cerca cosa comprare in Turchia che vada oltre i classici ricordi turistici.
1. Arte Ebru: la pittura sull'acqua
L'Ebru, conosciuta anche come "marmorizzazione della carta", è un'antica tecnica artistica turca dove l'artista dipinge letteralmente sull'acqua. Nata nel XIII secolo in Turkistan, si diffuse successivamente in Cina, India, Persia e Anatolia, diventando parte integrante dell'arte ottomana. La Turchia è rimasta per secoli il "centro della marmorizzazione" per eccellenza.
Il processo di creazione è affascinante: l'artista mescola pigmenti con "kitre" (una gomma naturale) per produrre tinture che galleggiano su acqua oleosa. Con un punteruolo, manipola delicatamente i colori creando disegni e motivi. Infine, posiziona un foglio di carta sulla superficie, trasferendo l'immagine. Nel 2014, questa tecnica è stata iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.
2. Strumenti musicali tradizionali
Percorrendo i vicoli meno affollati del Gran Bazar, è possibile trovare botteghe che vendono strumenti musicali tradizionali turchi. In particolare, la via Galipdede Caddesi ospita numerosi negozi specializzati.
Tra gli strumenti più significativi troviamo il "saz" o "bağlama", un liuto a manico lungo molto importante nella musica popolare turca. Il "ney", invece, è un flauto ricavato dalla canna usato principalmente nella musica sacra e come sottofondo per la danza dei dervisci. Altrettanto affascinante è il "kanun", uno strumento a 78 corde simile a una cetra.
I turchi antichi credevano che strumenti come il "kopuz" (antenato del bağlama) avessero suoni beati, tanto da essere utilizzati dagli sciamani per curare malattie durante rituali religiosi.
3. Saponi e accessori per l'hammam
Cosa comprare a Istanbul per portare con sé l'esperienza dell'hammam turco? I saponi artigianali all'olio d'oliva rappresentano un acquisto autentico. Prodotti a mano seguendo ricette tradizionali, questi saponi sono privi di sostanze chimiche aggressive e adatti anche alle pelli più sensibili.
Nei negozi specializzati come Home Spa Deluxe in Galipdede Caddesi, è possibile trovare anche i "pamukkale" (teli di cotone da avvolgere intorno al corpo durante l'hammam), guanti esfolianti "kese" e oli essenziali prodotti dalle donne dei villaggi turchi. Inoltre, i saponi di Aleppo con olio d'oliva e alloro e i portasapone in travertino turco completano la gamma di accessori per ricreare l'esperienza dell'hammam a casa propria.

#5. Conclusione
Il Gran Bazar di Istanbul rappresenta molto più di un semplice mercato: costituisce un vero e proprio viaggio attraverso secoli di storia e tradizione turca. Certamente, la vastità delle scelte disponibili potrebbe inizialmente disorientare, tuttavia questa guida dimostra come ogni acquisto racchiuda un significato profondo.
Gli oggetti tradizionali, dai tappeti alle ceramiche di Iznik, raccontano storie millenarie attraverso i loro motivi e le tecniche artigianali. Analogamente, i sapori autentici come il baklava di Gaziantep o il caffè turco permettono di portare a casa un pezzo di questa ricca cultura gastronomica.
La vera magia del Gran Bazar sta nella scoperta di tesori nascosti come l'arte Ebru o gli strumenti musicali tradizionali, che testimoniano l'incredibile patrimonio artistico della Turchia. Senza dubbio, ogni acquisto diventa un ricordo prezioso, un ponte tra passato e presente che conserverà per sempre l'essenza di questo straordinario paese.

#6. FAQs
Q1. Quali sono i migliori souvenir da acquistare al Gran Bazar di Istanbul?
Tra i migliori souvenir ci sono il Nazar Boncuk (amuleto contro il malocchio), ceramiche tradizionali, tappeti fatti a mano, lanterne a mosaico e spezie. Questi oggetti rappresentano autenticamente la cultura turca e hanno un significato profondo nella tradizione locale.
Q2. Come posso assicurarmi di acquistare un tappeto turco autentico?
Per acquistare un tappeto turco autentico, cerca quelli realizzati in seta, lana o cotone con motivi geometrici caratteristici. I tappeti di Kayseri in Cappadocia e Van nella Turchia orientale sono tra i più pregiati. Assicurati che sia fatto a mano e presenta il "nodo turco", che conferisce robustezza e durata.
Q3. Qual è il significato del caffè turco nella cultura locale?
Il caffè turco è più di una semplice bevanda; è un rituale culturale. Viene preparato in un cezve (bricco in rame) e ha una consistenza densa. Nel 2013, l'UNESCO lo ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell'umanità. È anche legato alla tradizione della caffeomanzia, l'arte di leggere i fondi del caffè.
Q4. Dove posso trovare spezie autentiche a Istanbul?
Il Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı) è il luogo ideale per acquistare spezie autentiche a Istanbul. Qui troverai una vasta gamma di spezie come anice, pepe nero, cannella, cumino, zafferano e sumak. Oltre alle spezie, puoi anche trovare frutta secca, lokum (delizie turche) e altre specialità locali.