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Il gran premio jeddah rappresenta la sfida più veloce tra tutti i circuiti cittadini nel calendario di Formula 1, con velocità medie che sfiorano i 250 km/h in qualifica. Questo tracciato unico, inaugurato nel 2021, è diventato rapidamente uno degli appuntamenti più attesi della stagione per gli appassionati di motorsport.

Il gran premio di arabia saudita ha stabilito un impressionante record di 150.000 spettatori durante il weekend di gara del 2023, superando il precedente primato di 143.000 registrato nell'edizione inaugurale. Con le sue 27 curve (11 a destra e 16 a sinistra), il Jeddah Corniche Circuit offre una combinazione straordinaria di velocità e tecnica, tanto da essere paragonato a un "Silverstone cittadino". Infatti, con i suoi 6,174 km di lunghezza, questo tracciato rappresenta il terzo circuito più lungo dell'attuale campionato, nonché uno dei più veloci, secondo solo all'autodromo di Monza.

Questo articolo esplorerà la vera storia dietro questo spettacolare circuito notturno, dalle sue origini alle caratteristiche tecniche, fino alle controversie e all'impatto mediatico che lo circondano.


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L'indice dei contenuti:

 

#1. Le origini del Gran Premio di Arabia Saudita
#2. Il circuito di Jeddah: caratteristiche e record
#3. Controversie, sicurezza e impatto mediatico
#4. Conclusione

 

formula 1 , Gran premio di jeddah
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Qual è il record di giro sul circuito di Jeddah?

Il record di giro in qualifica appartiene a Max Verstappen, che ha stabilito un tempo di 1:27.3 con la Red Bull RB21. Il record in gara è invece detenuto da Lewis Hamilton, con un tempo di 1:30.734 ottenuto nel 2021 con la Mercedes W12.

 

#1. Le origini del Gran Premio di Arabia Saudita


L'ingresso dell'Arabia Saudita nel mondo della Formula 1 ha radici relativamente recenti. Nell'agosto 2019, furono resi pubblici i primi piani per la costruzione di un complesso motoristico permanente nella città di Qiddiya, vicino alla capitale Riyadh. Questo ambizioso progetto venne concepito da Test and Training International, una società di consulenza motoristica guidata dall'ex pilota di Formula 1 Alexander Wurz.

Nel gennaio 2020, i piani per la pista di Qiddiya furono ufficialmente confermati durante un evento in cui lo stesso Wurz, insieme ad altri piloti di Formula 1, ebbe l'opportunità di provare il tracciato su un simulatore di gara. Durante l'evento, venne confermato che la pista era stata progettata secondo gli standard FIA e FIM di Grado 1.

Il gran premio di arabia saudita apparve per la prima volta nella bozza del calendario provvisorio di Formula 1 del 2021, presentata alle squadre durante una riunione della Commissione di Formula 1 nell'ottobre 2020. Nel novembre dello stesso anno, venne annunciato che la città di Jeddah avrebbe ospitato il gran premio inaugurale, in collaborazione con la Federazione Automobilistica e Motociclistica Saudita.

Al loro arrivo sulla scena della Formula 1, i dirigenti del gran premio jeddah firmarono un contratto decennale che garantisce la presenza della gara fino alla fine del 2030. Tuttavia, secondo quanto riportato nel gennaio 2023, gli organizzatori prevedono che il Gran Premio si terrà a Jeddah fino al 2027, mentre proseguono i lavori sulla pista di Qiddiya. Dopo quella data, il circuito di Jeddah potrebbe comunque essere utilizzato per una gara separata di Formula 1 saudita insieme a Qiddiya.

Il coinvolgimento dell'Arabia Saudita nella Formula 1 coincide con l'iniziativa Vision 2030, un ambizioso programma di diversificazione e sviluppo economico del paese. La gara notturna sul Jeddah Street Circuit rappresenta una tappa significativa negli sforzi della nazione per diversificare la propria economia, stimolare gli investimenti in infrastrutture, turismo e creare nuovi posti di lavoro.

Da evidenziare inoltre che la Formula 1 e il Gruppo STC hanno rinnovato la loro partnership di successo che esiste fin dal primo Gran Premio in Arabia Saudita nel 2021. Parallelamente, il gigante energetico Aramco è diventato partner globale della Formula 1 e sponsor principale del team Aston Martin.

Sebbene gli investimenti sauditi nello sport siano cresciuti notevolmente negli ultimi anni, non sono mancate le critiche che accusano il regno di utilizzare questi eventi per migliorare la propria immagine internazionale, pratica nota come "sportswashing", alla luce delle critiche sui diritti umani.

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formula 1 , Gran premio di jeddah
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Perché il circuito di Jeddah è considerato unico tra i tracciati cittadini?

Il circuito di Jeddah si distingue per le sue curve fluide ad alta velocità e sezioni bancate, che permettono ai piloti di mantenere ritmi sostenuti. Con una velocità media di 252,8 km/h, è il secondo circuito più veloce del calendario dopo Monza, nonostante sia un tracciato cittadino.

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#2. Il circuito di Jeddah: caratteristiche e record


Progettato dal rinomato Carsten Tilke, il circuito di Jeddah si distingue come una vera anomalia nel panorama dei tracciati cittadini. A differenza dei classici circuiti urbani caratterizzati da sezioni stop-and-go, questo tracciato presenta curve fluide ad alta velocità e sezioni bancate che permettono ai piloti di mantenere ritmi sostenuti.

Con i suoi 6,174 km, il circuito saudita è il terzo più lungo del calendario, superato solo da Spa-Francorchamps e Las Vegas. Nonostante l'elevato numero di curve, Jeddah mantiene una velocità media straordinaria di 252,8 km/h, seconda solo a Monza (264,4 km/h). Le simulazioni indicano velocità di punta che raggiungono i 322 km/h in alcuni tratti.

Una caratteristica distintiva è la curva 13, un tornante sinistrorso con una pendenza del 12%, inferiore di soli 3 gradi rispetto alle famose curve bancate di Indianapolis. Questo punto genera un carico laterale di circa 4,9G, mettendo a dura prova sia i piloti che le vetture.

Per favorire i sorpassi, il tracciato dispone di tre zone DRS consecutive, un unicum nel campionato mondiale. La prima zona si trova tra le curve 19 e 22, la seconda tra le curve 25 e 27, e la terza sul rettilineo principale. Nonostante questo, le opportunità di sorpasso rimangono limitate a causa della scarsità di zone di frenata pesante.

Il record ufficiale sul giro in qualifica appartiene a Max Verstappen con un tempo di 1:27.3 a bordo della Red Bull RB21, mentre Lewis Hamilton detiene il record sul giro in gara con 1:30.734 ottenuto nel 2021 con la Mercedes W12.

Nel corso degli anni, il circuito ha subito diverse modifiche per migliorare la sicurezza e la visibilità. Dopo il Gran Premio del 2021, le barriere alle curve 2, 3, 14 e 21 sono state arretrate di 1,5 metri, mentre alla curva 27 la pista è stata allargata di 12 metri. Ulteriori interventi hanno interessato le curve 22 e 23, dove l'aggiunta di un cordolo ha ridotto la velocità delle monoposto di circa 50 km/h.

Infine, essendo una gara notturna, l'intero circuito è illuminato da un sistema di illuminazione che fornisce livelli di luce di 1.500 lux, creando uno spettacolo visivo unico.

formula 1 , Gran premio di jeddah
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Quante curve ha il circuito di Jeddah e qual è la sua lunghezza?

Il circuito di Jeddah presenta 27 curve (11 a destra e 16 a sinistra) e ha una lunghezza di 6,174 km, rendendolo il terzo circuito più lungo dell'attuale campionato di Formula 1.

 

#3. Controversie, sicurezza e impatto mediatico


Sin dal suo ingresso nel calendario di Formula 1, il gran premio di arabia saudita è stato al centro di numerose controversie. Organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch hanno criticato aspramente l'evento, accusando il regno di utilizzare la manifestazione sportiva per distogliere l'attenzione dalle violazioni dei diritti umani, pratica nota come "sportswashing".

Dopo l'annuncio della gara, 45 organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto a Lewis Hamilton di boicottare l'evento, citando il coinvolgimento saudita nella guerra civile in Yemen e l'assassinio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi. Durante l'edizione del 2021, Hamilton ha indossato un casco con i colori arcobaleno in sostegno alla comunità LGBT, manifestando il suo desiderio di vedere un cambiamento delle leggi saudite in merito.

Sul fronte della sicurezza, il gran premio jeddah ha sollevato preoccupazioni significative. Sergio Perez lo ha definito "il luogo più pericoloso del calendario", mentre altri piloti hanno evidenziato problemi di visibilità in diverse curve ad alta velocità. Nonostante le modifiche apportate al tracciato dopo la prima edizione, Carlos Sainz ha descritto i cambiamenti come "i più piccoli di sempre".

L'edizione del 2022 è stata segnata da un attacco missilistico dei ribelli Houthi a un deposito petrolifero Aramco, situato a soli 16 km dal circuito. Questo incidente ha acceso un dibattito sulla sicurezza dell'evento, con diversi piloti che hanno espresso preoccupazioni.

Inoltre, nel 2024, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem è stato al centro di polemiche per aver tentato di interferire nelle decisioni riguardanti le penalità, aggravando le tensioni già esistenti con i piloti per i regolamenti che limitano la libertà di espressione.

Dal punto di vista mediatico, la Formula 1 ha registrato una crescita significativa di spettatori, raggiungendo 6,5 milioni di presenze complessive nel 2024. Tuttavia, il gran premio jeddah rimane sotto i riflettori più per le controversie che lo circondano che per i suoi aspetti sportivi.

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Quali sono le principali controversie legate al Gran Premio di Arabia Saudita?

Le principali controversie riguardano le accuse di "sportswashing", con critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani. Inoltre, ci sono state preoccupazioni sulla sicurezza, con alcuni piloti che hanno definito Jeddah come uno dei luoghi più pericolosi del calendario.

 

#4. Conclusione

Il Circuito di Jeddah rappresenta certamente un paradosso nel mondo della Formula 1. Da un lato, questo tracciato cittadino offre caratteristiche tecniche straordinarie, velocità mozzafiato e spettacolarità visiva grazie all'illuminazione notturna. Dall'altro lato, tuttavia, le controversie legate ai diritti umani, le preoccupazioni sulla sicurezza e le tensioni politiche continuano a gettare ombre su questo evento sportivo.

La storia del Gran Premio saudita, sebbene breve, risulta già densa di sviluppi significativi. Nato come parte dell'iniziativa Vision 2030, questo appuntamento si è rapidamente affermato come uno dei più seguiti nel calendario, attirando 150.000 spettatori nell'edizione 2023. Le sue caratteristiche uniche lo distinguono nettamente dagli altri circuiti cittadini: curve fluide ad alta velocità, sezioni bancate e tre zone DRS consecutive creano un'esperienza di guida senza paragoni.

Nonostante gli sforzi per migliorare la sicurezza attraverso modifiche strutturali, piloti come Sergio Perez considerano ancora Jeddah "il luogo più pericoloso del calendario". Le critiche, inoltre, non si limitano agli aspetti tecnici. Organizzazioni per i diritti umani continuano a denunciare il fenomeno dello "sportswashing", accusando il regno saudita di utilizzare lo sport per distogliere l'attenzione dalle questioni umanitarie.

Il futuro del Gran Premio di Jeddah appare quindi caratterizzato da luci e ombre. Secondo i piani attuali, questo tracciato ospiterà la Formula 1 fino al 2027, prima del possibile trasferimento al complesso di Qiddiya. Indipendentemente dalla sua collocazione futura, il Gran Premio d'Arabia Saudita ha già lasciato un'impronta indelebile nel mondo del motorsport, sia per le sue peculiarità tecniche sia per le discussioni che ha generato al di fuori della pista.

Il Gran Premio di Jeddah, quindi, non rappresenta solamente una sfida sportiva ma anche un caso emblematico di come la Formula 1 moderna debba confrontarsi con questioni che trascendono l'aspetto puramente agonistico. La combinazione di innovazione tecnica, spettacolarità e controversie rende questo evento un microcosmo delle sfide che il motorsport globale affronta nell'equilibrare tradizione, evoluzione e responsabilità sociale.

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