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Se state programmando un viaggio in Sudafrica, vi consigliamo di tenere conto che è necessario prendere le dovute precauzioni. Ma non spaventatevi, è sufficiente attenersi alle avvertenze indicate sul sito ufficiale della Farnesina “Viaggiare sicuri”, e fare riferimento ad esperti locali, rivolgendovi solo ed esclusivamente ad agenzie o guide turistiche riconosciute, così potrete godere a pieno dell’incredibile e variegata natura combinata alle modernissime città che questo Paese ha da offrirvi. Anche noi , in questo articolo, vi daremo tutti i consigli utili per organizzare un viaggio di safari Sudafrica perfetto e per sapere dove fare un safari! 

 

 

Qualche nota storica

 

Il Sudafrica è tristemente noto per gli anni dell’Apartheid, la segregazione razziale, condannata dalle Nazioni Unite già negli anni ‘70. La crescente opposizione locale e internazionale in questi anni che sfociò in lotte armate, diffusi disordini civili, nonché le sanzioni economiche e culturali della comunità internazionale e la pressione del movimento anti-apartheid in tutto il mondo, spinsero il presidente F.W. de Klerk ad abolire il divieto dell’African National Congress, il Pan Africanist Congress e il Partito comunista sudafricano e al rilascio del prigioniero politico Nelson Mandela nel 1990, dopo ventisette anni. Nel 1992 l'elettorato bianco votò inoltre a favore della democrazia.

 

La bozza di costituzione del 1993 prevedeva pari diritti di voto indipendentemente dalla razza; nel 1994 la popolazione sudafricana votò alle prime elezioni generali a suffragio universale. Il Congresso nazionale africano vinse, Nelson Mandela fu eletto presidente il 9 maggio 1994 e formò un governo di unità nazionale.

 

 

Cultura e stile di vita

 

La cultura del Sudafrica può essere una delle più diversificate al mondo. La maggioranza degli abitanti è cristiana, non mancano musulmani, ebrei, animisti e induisti. Le lingue parlate sono tantissime, addirittura undici ufficiali, tra cui: Zulu, Xhosa e naturalmente l'Inglese. Anche le etnie sono numerosissime.

 

Le tradizioni di natura gastronomica possono essere molto interessanti e particolari come la carne di coccodrillo. Il Sudafrica non è il posto ideale per vegetariani, in quanto la cucina è fondamentalmente basata su piatti di carne che caratterizzano i braai, una sorta di barbeque in cui di solito si mangiano delle salsicce piccanti chiamate Boerewors e il Krummelpap, una polenta di granoturco.

 

Per dessert provate i pasticcini koeksisters o un dolce al latte chiamato melktert. Il Sudafrica è un importante produttore di vino, con alcuni dei migliori vigneti situati nelle valli intorno a Stellenbosch, Franschhoek, Paarl, Worcester e Barrydale. La storia del vino sudafricano risale al 1659, un tempo il Constantia era considerato uno dei migliori vini al mondo.

 

 

Quando visitare il Sudafrica?

 

Il periodo migliore per visitare questo meraviglioso paese va da giugno a settembre, in particolare marzo, aprile e maggio, poiché il clima è mite e piove di meno.

 

In ogni caso dovete tenere conto del fatto che il paese si estende su varie latitudini, per cui è molto importante conoscere la località esatta in cui si vuole andare, per individuare il periodo dell’anno migliore a seconda del meteo. Ricordate poi che trovandosi nell’emisfero sud le stagioni risultano invertite rispetto alle nostre.

 

Per fare un safari Kruger, prima di partire, dovete sapere che il clima risulta molto umido in estate e l'inverno è stagione secca; il periodo migliore è quindi maggio-ottobre. Se invece siete diretti verso la zona costiera nessuna paura, il clima è mite tutto l’anno, ricordatevi però delle piogge.

 

A Città del Capo il clima, di tipo mediterraneo, è molto simile al nostro, da novembre a maggio è identico alla nostra estate. Attenzione alle insolazioni a causa della diversa latitudine. Nell’estremo Sud del Sudafrica troverete un clima continentale, con estati miti e inverni rigidi e piovosi: meglio prediligere gennaio. 

 

Assolutamente da vedere nel Sudafrica

 

Di cose da vedere il Sudafrica abbonda: grandi parchi, aree protette e private game reserve, preistoria e città all’avanguardia come Città del Capo e Johannesbourg. Le tantissime destinazioni per safari Sudafrica si dividono in due categorie: area protetta e riserva privata, il secondo tipo è molto esclusivo, per viaggiatori di lusso.

 

 

De Hoo

 

De Hoo è una riserva naturale in cui convivono animali di sette ecosistemi diversi tra dune, mare e arbusti di fynbos. Il “wetland park”, il parco delle zone umide d’iSimangaliso, è patrimonio mondiale dell’Unesco ricco di paesaggi in continuo mutamento. Interno del parco si trovano paludi, savane, spiagge, dune e boschi, vanta la più alta concentrazione d’ippopotami e coccodrilli del Sudafrica.

 

Il West Coast National Park, nella laguna di Langebaan, dove ammirare i fenicotteri rosa rilassandosi sulla spiaggia di sabbia bianca della laguna, o esplorare le isolette in stand-up paddle, in kayak o kitesurf. 

 

 

Il Parco Nazionale Kruger

 

Immancabile è poi il Parco Nazionale Kruger, si trova nella regione del Bushveld, è un grande altopiano che occupa la zona nord-occidentale del paese, al confine con il Mozambico.

 

La più grande area protetta naturale del Sudafrica in cui il paesaggio è costituito in gran parte dalla savana. Se amate gli animali visitate l’Addo Elephant, il santuario per la reintroduzione degli elefanti lungo la costa sudafricana. L’Elephant National Park fu istituito negli anni ‘20 quando ormai erano rimasti solo 11 esemplari di questo meraviglioso pachiderma, ora se ne contano oltre 600. 

 

Sabi Sands è probabilmente la riserva privata più famosa del Sudafrica, condivide un confine non recintato con il Kruger National Park, permettendo alla fauna selvatica di entrare e uscire liberamente tra i due.

 

 

Le montagne del Cederberg

 

Sulle montagne del Cederberg potrete passeggiare tra le pitture rupestri, sul sentiero Art Rock Sevilla, il sentiero di Diepkloof Rock Shelter e di Elands Bay o il Giant's Castle, nella regione del Drakenberg. Di interesse particolare è il Cradle of Humankind (“la culla dell’umanità”), sito di grotte calcaree e di fossili di ominidi patrimonio dell'Umanità dell’Unesco.
 

 

Le tradizioni locali nel sudafrica

 

La Repubblica Sudafricana è molto ricca di danze religiose. Queste danze, non sono solamente di tipo religioso, ma anche a scopi magici oppure dedicate agli animali.

 

I Khoikhoi e i San erano gli abitanti originari dell'attuale Sudafrica. Conosciuti come  "Boscimani" sono abili cacciatori nomadi che vivono nelle regioni desertiche. Le loro capacità di localizzazione sono ancora necessarie per la lotta contro i bracconieri.

 

Gli Zulù, noti per i loro guerrieri con scudo, per le loro perle, capanne di erba e panieri, credono in spiriti ancestrali che appaiono principalmente nei sogni e in un essere supremo che raramente è coinvolto nelle attività dei mortali. Usano comunemente la magia, qualsiasi tragedia o malattia è ricondotta all’azione di uno spirito malvagio.


La cultura Xhosa è famosa per la forte tradizione orale con storie di eroi ancestrali. Il combattimento con il bastone è uno sport comune tra i giovani che si occupano del bestiame. 

 

Gli Ndebele sono noti per le donne che decorano splendidamente le loro case con disegni geometrici e fabbricano suggestive coperte tradizionali. Attività che si tramanda di generazione in generazione. Le donne si distinguono dalle altre sudafricane per gli anelli al collo.

 

I villaggi Sotho sono organizzati in gruppi di età, ogni gruppo ha una responsabilità specifica. La loro arte popolare tradizionale comprende la produzione di ceramiche, perline, decorazioni di case e tessitura. 


La tradizione Venda si fonda su credenze mitiche. Laghi (tra cui il Fundudzi) e fiumi sono sacri e le piogge controllate dal dio Python. Si ritiene che i guaritori tradizionali noti come Sangoma abbiano accesso agli spiriti e agli antenati. Il bestiame è considerato un segno di ricchezza, mentre l'agricoltura è la principale attività economica.

 

 

Cosa mettere in valigia? 

 

Abbiamo già parlato della grande varietà del clima in Sudafrica. In linea generale però è utile portare sempre una giacca a vento imbottita, calda e possibilmente impermeabile, sciarpa, cappellino di lana e guanti, specialmente se farete escursioni la mattina presto o per la sera, vista l’escursione termica che caratterizza gran parte del paese.

 

Non dimenticate abiti comodi e leggeri, magliette e pantaloni di lino o di cotone per le escursioni, possibilmente di colori come il beige che tiene a distanza gli insetti ed è utile per mimetizzarsi nella savana durante i safari. Anche in quanto a scarpe scegliete un paio leggero e soprattutto comodo. Imprescindibili gli occhiali da sole e un cappellino con visiera per ripararsi dal forte sole.


È sempre un’ottima idea portare un binocolo, avrete grandi possibilità di avvistare la fauna selvatica, che consta di numerosissime specie di animali, giraffe,  zebre, comprese le balene a largo del Capo di Buona Speranza. È forse superfluo ricordare di portare la macchina fotografica, specialmente in parchi e riserve dove è facile avvistare gli animali e immortalarli. 


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