Proprio qualche giorno fa, mentre cercavo un supporto cartaceo su cui scrivere i miei pensieri, le mie elucubrazioni e illuminazioni di questi giorni, nonché le bellissime citazioni del libro che sto leggendo, mi sono imbattuta in una vecchia agendina verde.
Sulla copertina è scritto in spagnolo (l’avevo comprata a Barcellona, all’addio al nubilato di mia cugina, appena prima di prendere un autobus per Pamplona da cui avrei iniziato il cammino di Santiago): “!ADELANTE¡ CÓMETE EL MUNDO”, “Avanti! Mangiati il mondo”.
Un vecchio diario di viaggio che avevo completamente dimenticato, è stato un bellissimo regalo del destino che mi ha motivata a rileggerne anche un altro, quest’altro virtuale, scritto sul mio tablet, durante il mio viaggio in India.
Un viaggio intrapreso per curare l’anima e diventare un’istruttrice di yoga, non ci sono tanti paesaggi o monumenti in questo secondo diario, c’è però un’intera collezione di viaggi dentro me stessa, tante consapevolezze che a volte solo con il prendere la distanza, viaggiando, possiamo maturare e conquistare.
È bello potersi rileggere, è come viaggiare di nuovo, catapultarci un’altra volta in quello spazio e tempo, scoprirsi un po’ più cresciuti, respirare ancora a pieni polmoni una boccata di entusiasmo e risentirci sognatori se l’avevamo dimenticato.