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L’India è un mosaico di culture, paesaggi e spiritualità. A Nord, scopri il Taj Mahal, i palazzi del Rajasthan e la sacralità di Varanasi. A Sud, lasciati incantare dai backwaters del Kerala e dai templi del Tamil Nadu. Delhi e Mumbai ti mostrano il volto moderno del paese, mentre Goa e le Andamane offrono mare e relax. Ogni regione ha un’anima diversa: scegli dove andare in India in base a ciò che vuoi vivere storia, natura, spiritualità o avventura.

Decidere dove andare in India può sembrare un'impresa ardua, considerato che si tratta di uno dei paesi più vasti e variegati al mondo. Con oltre 1,4 miliardi di abitanti, l'India è infatti il paese più popoloso del pianeta, un mosaico di culture, paesaggi e tradizioni millenarie che affascinano i viaggiatori di ogni tipo.


I posti da visitare in India spaziano dalle città spirituali come Varanasi, considerata la capitale spirituale dell'induismo e una delle città più antiche continuamente abitate sulla terra con oltre 2.500 anni di storia, alle metropoli moderne come Mumbai, che incarna perfettamente la miscela di tradizione e modernità. Il contrasto è evidente anche nella capitale Delhi, divisa tra la città vecchia e la nuova, mentre le spiagge di Goa offrono un'atmosfera rilassata con la loro eredità portoghese.


Questo articolo guiderà il lettore attraverso le destinazioni imperdibili del subcontinente indiano, dal celebre Taj Mahal di Agra, annoverato tra le nuove Sette Meraviglie del Mondo, alle fortezze del Rajasthan, dai backwaters del Kerala ai templi del Tamil Nadu. Esploreremo inoltre quando è il momento migliore per visitare ogni regione, considerando che le temperature variano notevolmente, da pochi gradi sotto zero al nord fino a picchi di 40° al sud.
 

 

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L'indice dei continuti:

#1. Il Triangolo d'Oro: Delhi, Agra e Jaipur
#2. Rajasthan: fortezze, deserti e città colorate
#3. India del Sud: natura, templi e spiritualità
#4. India spirituale: Varanasi, Sarnath e Bodhgaya
#5. Esperienze uniche da non perdere
#6. Quando andare e come muoversi in India
#7. Tra Meraviglie Architettoniche e Tesori Culturali
 

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Quali sono le destinazioni imperdibili per un primo viaggio in India?

Per un primo viaggio in India, il Triangolo d'Oro (Delhi, Agra e Jaipur) è un ottimo punto di partenza. Include il Taj Mahal, i palazzi di Jaipur e i monumenti di Delhi. Altre mete consigliate sono Varanasi per l'esperienza spirituale e le spiagge di Goa per rilassarsi.

#1. Il Triangolo d'Oro: Delhi, Agra e Jaipur


Il Triangolo d'Oro rappresenta l'itinerario classico e più popolare per chi visita l'India per la prima volta. Questo percorso collega tre città iconiche del Nord dell'India – Delhi, Agra e Jaipur – ciascuna con il proprio patrimonio culturale e architettonico distintivo.


Cosa vedere a Delhi


La capitale indiana è una metropoli vibrante dove antico e moderno si fondono in un affascinante mosaico culturale. Con una popolazione stimata di oltre 20 milioni di abitanti, Delhi è una delle città più antiche al mondo abitata con continuità da tempi immemorabili.


Per chi desidera esplorare la Vecchia Delhi, il maestoso Forte Rosso (Lal Qila) è una tappa imprescindibile. Costruito nel XVII secolo per volere dell'Imperatore Shah Jahan, questo complesso di palazzi fortificati è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Nelle vicinanze si trova la Jama Masjid, la principale moschea della città vecchia, la cui vasta corte centrale può ospitare fino a 25.000 fedeli.


Nel cuore della capitale si erge l'India Gate, un arco di trionfo alto 40 metri ispirato all'Arco di Trionfo francese, che commemora i soldati indiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Altri luoghi di interesse includono il Qutub Minar, il minareto in mattoni più alto del mondo con i suoi 73 metri, e il Gandhi Smriti, museo-memoriale dedicato a Mahatma Gandhi, costruito dove il padre della patria fu assassinato nel 1948.


Il Taj Mahal ad Agra


Ad Agra si trova il monumento più celebre dell'India: il Taj Mahal. Questo capolavoro di marmo bianco, annoverato tra le Sette Meraviglie del Mondo, fu commissionato dall'imperatore Mughal Shah Jahan nel 1632 come mausoleo per la sua amata moglie Mumtaz Mahal, morta durante il parto dell'ultimo figlio.


Per la costruzione di questa straordinaria opera architettonica furono impiegati oltre 20.000 operai e ci vollero 22 anni per completarla. Il miglior momento per visitare il Taj Mahal è all'alba, quando i primi raggi del sole illuminano il marmo bianco creando un'atmosfera quasi magica. Il complesso è chiuso il venerdì, mentre negli altri giorni apre 30 minuti prima dell'alba e chiude 30 minuti dopo il tramonto.


Il biglietto d'ingresso per i visitatori stranieri costa circa 1500 rupie (15€), un prezzo decisamente accessibile per ammirare una delle meraviglie del mondo. Durante la visita è possibile esplorare, oltre al mausoleo principale, anche il museo, la moschea, l'edificio Mehmaan e i giardini circostanti.


Jaipur e i suoi palazzi rosa


Completando il Triangolo d'Oro, Jaipur – conosciuta come la "Città Rosa" – offre un'immersione nella ricca cultura del Rajasthan. Il soprannome deriva dal colore rosa-terracotta degli edifici del centro storico, tinta applicata nel 1876 per accogliere il Principe di Galles, Edoardo VII, durante la sua visita in India.


Tra i luoghi simbolo della città spicca l'Hawa Mahal, o Palazzo dei Venti, una facciata alta 15 metri costruita nel 1799 dal Maharaja Sawai Pratap Singh. Questa straordinaria struttura è caratterizzata da 953 piccole finestre finemente intagliate (jharokha) che permettevano alle donne della famiglia reale di osservare la vita cittadina senza essere viste, rispettando così il "purdah", la pratica della copertura della fronte.


Un altro gioiello architettonico è il City Palace, costruito nel XVIII secolo, parte del quale ospita ancora oggi la famiglia reale. Il palazzo è un complesso di bellissimi edifici colorati interconnessi tra loro, dove si possono ammirare affreschi murali, intarsi in marmo e motivi architettonici intricati.


L'architettura di Jaipur rappresenta una perfetta fusione di stili Rajput e Mughal: il primo riconoscibile nelle pensiline a cupola, nelle colonne scanalate e nei motivi floreali, mentre lo stile islamico si manifesta nella lavorazione della pietra a filigrana e negli archi decorativi.
 

 

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Quali sono le esperienze uniche da non perdere in India?

Alcune esperienze uniche includono: partecipare al festival dei colori Holi, fare un safari per avvistare le tigri nel Ranthambore National Park, navigare sui backwaters del Kerala, assistere alla cerimonia Aarti sul Gange a Varanasi e visitare i templi del Tamil Nadu.

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#2. Rajasthan: fortezze, deserti e città colorate


Proseguendo l'esplorazione oltre il Triangolo d'Oro, il Rajasthan dischiude un affascinante panorama di fortezze imponenti, deserti dorati e città dal cromatismo unico. Questa regione dell'India nordoccidentale, ai confini con il Pakistan, offre alcune delle esperienze più autentiche e suggestive del subcontinente indiano.


Jodhpur, la città blu


Conosciuta come la "Città Blu", Jodhpur deve il suo soprannome al quartiere Navchokiya, un tempo abitato prevalentemente dai bramini. Questi sacerdoti, devoti al dio Vishnu dalla pelle azzurra, dipinsero le proprie abitazioni dello stesso colore. Oggi, questo caratteristico blu è mantenuto anche per motivi pratici: tiene lontani insetti e zanzare, oltre a rendere le case più fresche durante la calda estate rajasthana.


Dominata dall'imponente Forte Mehrangarh che si erge su una collina di 125 metri, la città vecchia è circondata da mura lunghe 10 chilometri con otto porte d'accesso. Il forte, considerato il più impressionante e formidabile del Rajasthan, fu costruito nel 1459 e ospita magnifici palazzi con delicati fregi e musei che espongono i tesori della famiglia reale.
A nord del forte si trova il Jaswant Thada, elegante mausoleo in marmo bianco dedicato al Maharaja Jaswant Singh II (1878-95). Questo cenotafio, paragonato a un "Taj Mahal locale", ospita fotografie e dipinti dei maharaja che si sono succeduti nei secoli, tutti caratterizzati da folti baffi arrotolati – tratto distintivo che ha fatto guadagnare a Jodhpur anche il soprannome di "moustaches city".


Udaipur, la Venezia d'Oriente


Situata sulle rive del Lago Pichola e circondata da colline, Udaipur rappresenta un contrasto sorprendente con i paesaggi desertici del resto del Rajasthan. Fondata nel 1559 dal Maharana Udai Singh II, questa "Città dei Laghi" o "Città Bianca" deve il suo soprannome di "Venezia d'Oriente" ai numerosi specchi d'acqua come il Lago Pichola, il Lago Udai Sagar e il Lago Jaisamand.


Il maestoso City Palace, ancora parzialmente abitato dal maharaja attuale, domina la città con la sua struttura imponente di marmo e granito. È uno dei più grandi complessi palatini al mondo, caratterizzato da balconi intarsiati, cupole dorate e giardini pensili. Le stanze interne sono un tripudio di intarsi, broccati e specchi colorati, con porte volutamente basse: "Così, se il nemico riusciva ad entrare, mozzargli la testa con una sciabolata era più semplice" raccontano le guide locali.


Un'esperienza imperdibile è l'escursione in barca sulle tranquille acque del Lago Pichola, con vista sul Jag Mandir (o "Lake Garden Palace"), un sontuoso palazzo costruito su un'isolotto tra il 1551 e il 1652. Si dice che questo palazzo, che servì da rifugio all'imperatore Shah Jahan, abbia ispirato la costruzione del Taj Mahal.


Jaisalmer e il deserto del Thar


Ai confini occidentali con il Pakistan, Jaisalmer rappresenta forse la meta più esotica dell'intero Rajasthan. Fondata nel 1156 dal Maharaja Rawal Jaisal, è la più antica città abitata della regione ed è conosciuta come la "Città d'Oro" per i suoi edifici scolpiti nell'arenaria giallo-dorata.


Nel XIII secolo, Jaisalmer si trovava proprio al centro dell'antica Via delle Spezie, crocevia di intensi traffici commerciali di tappeti, zafferano, argento, gemme e oppio. Il declino iniziò solo nel XVIII secolo con l'avvento della Compagnia delle Indie.


Il forte dorato domina la città dall'alto: circondato da 99 bastioni, questo museo a cielo aperto ospita ancora oggi circa un quarto degli abitanti di Jaisalmer, principalmente discendenti delle antiche caste di bramini e guerrieri. All'interno della cittadella fortificata si possono ammirare numerosi templi e le tradizionali haveli (case signorili), come la Nathmal Ji Ki Haveli, la Salim Singh Ki Haveli e la Patwon-Ji-Ki-Haveli.


Un'esperienza indimenticabile è l'escursione nel deserto del Thar a dorso di cammello, guidati dai beduini locali avvolti nei loro mantelli tradizionali, per ammirare il tramonto sulle dune dorate. Molti tour offrono anche la possibilità di pernottare in un campo tendato sotto le stelle, gustando una cena vegetariana accompagnata da spettacoli di musica e danza tradizionale rajasthana.
 

 

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Quali sono i luoghi più spirituali da visitare in India?

Tra i luoghi più spirituali dell'India ci sono Varanasi, considerata la capitale spirituale dell'induismo, Bodhgaya, dove Buddha raggiunse l'illuminazione, e Rishikesh, noto come la capitale mondiale dello yoga. Anche i templi del Tamil Nadu e il Golden Temple di Amritsar sono mete spirituali molto significative.

#3. India del Sud: natura, templi e spiritualità


Il Sud dell'India rivela un volto completamente diverso rispetto alle regioni settentrionali, offrendo paesaggi lussureggianti, spiritualità profonda e una cultura millenaria ancora intatta. Questa parte del subcontinente indiano merita una visita approfondita per la sua straordinaria varietà di esperienze.


Kerala e i suoi backwaters


Soprannominato "God's Own Country" (la terra di Dio), il Kerala incanta i visitatori con la sua natura rigogliosa e i suoi paesaggi mozzafiato. L'attrazione principale di questa regione sono indubbiamente le backwaters, una rete di 900 km di lagune, canali e laghi che attraversano il territorio costiero e penetrano nell'entroterra. Prima della costruzione delle strade moderne, questi corsi d'acqua rappresentavano le "autostrade" del Kerala, e ancora oggi molti abitanti dei villaggi utilizzano le canoe come principale mezzo di trasporto.


L'esperienza più autentica è quella di navigare a bordo di una houseboat (casa galleggiante) tradizionale. Queste imbarcazioni, un tempo utilizzate per il trasporto del riso, sono state trasformate in confortevoli alloggi galleggianti da cui ammirare villaggi, risaie e una fauna ornitologica straordinariamente ricca. Durante la navigazione, è possibile fermarsi nei villaggi locali per osservare tecniche tradizionali come la produzione di articoli in fibra di cocco o degustare specialità di pesce e toddy, una bevanda leggermente alcolica ricavata dalla linfa degli alberi di palma.


Alappuzha (o Alleppey) rappresenta il punto di partenza ideale per esplorare questo mondo acquatico. Qui si possono noleggiare diverse tipologie di imbarcazioni, dalle semplici canoe alle lussuose houseboat dotate di ogni comfort, incluso un cuoco a bordo per preparare deliziosi piatti della cucina keralita.


Tamil Nadu e i templi dravidici


Il Tamil Nadu, con i suoi oltre 4000 anni di storia, è considerato la terra dei templi per eccellenza. Questa regione conserva alcuni dei più spettacolari esempi di architettura religiosa dell'India meridionale, caratterizzati dal tipico stile dravidico riconoscibile per il "vimana", una specie di piramide scolpita su molti piani.


Il tempio Sri Ranganathaswamy a Srirangam è il più grande tempio indù ancora attivo al mondo e si estende su ben 63 ettari. Altrettanto impressionante è il tempio Mînâkshî a Madurai, con le sue 14 torri d'ingresso (gopuram) decorate da migliaia di piccole statue dai colori vivaci che rappresentano animali, dei e demoni. È un luogo di pellegrinaggio molto frequentato dagli indiani per pregare o partecipare a cerimonie religiose.


A Thanjavur si trova invece il tempio Brihadesvara, costruito all'inizio dell'XI secolo in onore di Shiva. Il santuario principale è sormontato da un imponente "vimana" di 13 piani e 63 metri di altezza. Per i viaggiatori interessati alla cultura, assistere ai rituali mattutini o serali in questi templi offre un'esperienza spirituale intensa e autentica.


Pondicherry e l'eredità francese


Lungo la costa sud-orientale del Tamil Nadu, a circa 200 km da Chennai, si trova Pondicherry (oggi ufficialmente Puducherry), un affascinante angolo di Francia in terra indiana. Questa ex colonia francese, rimasta sotto dominio transalpino fino al 1954, conserva ancora oggi un'atmosfera unica, frutto dell'incontro tra cultura indiana e francese.


La parte vecchia della città è un intreccio di tranquille viuzze alberate su cui si affacciano case di epoca coloniale dalle facciate in colori pastello: giallo pallido, celeste, verdino e rosa chiaro. Cartelli in francese come "le Café des Arts", "rue de la Marine" e ristoranti che servono croissant e crêpe testimoniano la persistente influenza francese.


Al di là dell'eredità coloniale, Pondicherry è celebre anche per l'Ashram di Sri Aurobindo, fondato nel 1926 dal filosofo e mistico indiano insieme alla sua collaboratrice spirituale, "la Madre". Questa comunità spirituale conta attualmente circa 2000 persone impegnate nei vari settori dell'Ashram. A pochi chilometri dalla città sorge inoltre Auroville, una città sperimentale internazionale fondata nel 1968 con l'obiettivo di promuovere l'unità umana al di là delle differenze razziali, religiose e politiche.


Il Tamil Nadu e il Kerala rappresentano pertanto una destinazione imperdibile per chi cerca un'India meno battuta ma ricca di esperienze autentiche, dove natura incontaminata, spiritualità profonda e influenze coloniali si fondono in un mosaico culturale straordinariamente variegato.
 

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Qual è il periodo migliore per visitare l'India?

In generale, il periodo migliore per visitare gran parte dell'India è da novembre a marzo, quando il clima è più mite e secco. Tuttavia, il periodo ideale può variare a seconda della regione specifica che si intende visitare.

#4. India spirituale: Varanasi, Sarnath e Bodhgaya


L'anima più profonda dell'India si svela nei suoi luoghi sacri, dove spiritualità e tradizione si intrecciano da millenni. Per chi cerca un viaggio non solo geografico ma anche interiore, il percorso che unisce Varanasi, Sarnath e Bodhgaya rappresenta una delle esperienze più intense tra i posti da visitare in India.


Cerimonie sul Gange a Varanasi


Conosciuta come la capitale spirituale dell'induismo, Varanasi è una delle città più antiche al mondo ancora abitata. I suoi ghat, le imponenti gradinate che conducono al sacro fiume Gange, ospitano quotidianamente rituali di purificazione e preghiera. Al calar del sole, l'atmosfera diventa magica con la cerimonia del Ganga Aarti, un rito dedicato alla dea Ganga che si svolge principalmente presso il Dasaswamedh Ghat.


Durante questa suggestiva celebrazione, giovani pandit (sacerdoti induisti) vestiti con abiti color zafferano e rosso mattone - colori che simboleggiano rispettivamente l'energia vitale e la spiritualità - eseguono movimenti precisi con lampade ad olio. Il rituale inizia con il suono di una conchiglia sacra, considerata nella mitologia induista una delle quattro armi di Vishnu. I sacerdoti porgono le lampade verso il fiume per sette volte, poi verso i fedeli, e nuovamente verso il Gange.


Le lampade utilizzate (diya) contengono ghee (burro chiarificato) o talvolta canfora, la cui fiamma che arde senza lasciare residui simboleggia l'ego che scompare una volta raggiunta la realizzazione spirituale. La cerimonia è accompagnata da canti devozionali (bhajan), suoni di campane, gong e tamburi che creano un'atmosfera di profonda devozione.


Sarnath e il primo sermone del Buddha


A soli 10 chilometri da Varanasi si trova Sarnath, uno dei quattro luoghi più sacri per i buddisti. Fu qui che Gautama Buddha, dopo aver raggiunto l'illuminazione, pronunciò il suo primo sermone nel 527 a.C.. Questo discorso, tenuto nel Parco dei Cervi, gettò le basi della filosofia buddista esponendo le "Quattro Nobili Verità":

 

  • La verità della sofferenza (duhkha): la sofferenza è connessa indissolubilmente alla natura umana
  • La verità dell'origine della sofferenza: la causa è la sete che condanna l'uomo alla continua ricerca di appagamento
  • La verità della cessazione della sofferenza: esiste un modo per affrancarsi dal dolore
  • La verità del nobile ottuplice sentiero: la via che porta alla liberazione


Il Buddha affermò inoltre l'inesistenza del sé come entità permanente, spiegando che credere nell'esistenza di un "io" provoca sofferenza e tiene l'uomo incatenato al samsara (ciclo di nascita, morte e rinascita). Oggi Sarnath ospita imponenti stupa (monumenti buddisti) e un museo archeologico che espone preziosi reperti.


Bodhgaya e l'illuminazione di Buddha


A circa 260 km da Varanasi, nello stato del Bihar, sorge Bodhgaya, forse il luogo più sacro per i buddisti. Qui, sotto un albero di pipal (Ficus religiosa) - poi conosciuto come l'albero della Bodhi - Siddhartha Gautama raggiunse l'illuminazione dopo giorni di profonda meditazione.


Il maestoso Tempio di Mahabodhi, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2002, domina il paesaggio con la sua torre piramidale alta 50 metri. Al suo interno si trova una statua ricoperta di foglie d'oro che rappresenta il Buddha al momento del Risveglio. Accanto al tempio cresce l'albero della Bodhi, discendente di quello originale sotto cui il Buddha meditò.


Durante le sette settimane successive all'illuminazione, il Buddha rimase nei dintorni, meditando in sette luoghi diversi ora considerati sacri. Tra questi, l'Animeshlocha Stupa segna il punto in cui rimase in piedi a fissare l'albero senza battere ciglio, mentre il sentiero Ratnachakarma commemora il percorso su cui camminò, dove secondo la leggenda spuntarono fiori di loto.


Per i viaggiatori interessati al buddismo, esiste anche un treno speciale, il Mahaparinirvana Express, che parte da Delhi e per otto giorni conduce i passeggeri nei luoghi più significativi della vita dell'Illuminato.
 

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Come ci si sposta in India?

In India ci si può spostare in vari modi: i voli domestici sono comodi per lunghe distanze, i treni offrono un'esperienza culturale unica, mentre nelle città si possono utilizzare taxi, auto con conducente o servizi di ride-sharing. È consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto durante le festività.

#5. Esperienze uniche da non perdere


Oltre ai luoghi storici e ai paesaggi mozzafiato, l'India offre esperienze straordinarie che lasciano ricordi indelebili nei viaggiatori. Queste avventure permettono di scoprire sfaccettature uniche della cultura e della natura del subcontinente indiano.


Safari al Ranthambore National Park


Nel cuore del Rajasthan si trova il Ranthambore National Park, uno dei migliori luoghi per avvistare la tigre del Bengala nel suo habitat naturale. Durante i safari, che durano generalmente tra le 2 e le 3 ore, i visitatori possono ammirare, oltre alle tigri, anche scimmie, cervi, cinghiali e numerose specie di uccelli, compresi i pavoni. Un'esperienza indimenticabile è vedere i maschi che fanno la ruota per impressionare le femmine.


I safari vengono organizzati a bordo di jeep scoperte (gypsy) o di mezzi più grandi (canter) da 20 posti, permettendo diverse esperienze di osservazione. Le prenotazioni possono essere effettuate fino a 90 giorni prima della data della visita, quindi è consigliabile organizzarsi con anticipo, soprattutto durante l'alta stagione.


Crociera sul Gange o nei backwaters


Navigare sul sacro fiume Gange rappresenta un'immersione profonda nell'anima spirituale dell'India. Da Allahabad a Varanasi, una crociera di quattro giorni permette di entrare in contatto con l'essenza dell'induismo. Durante il viaggio si approda a campi attrezzati dove il personale locale prepara pasti tradizionali. A Varanasi, l'esperienza culmina con la partecipazione all'aarti, la suggestiva cerimonia serale sul ghat principale, dove i bramini officiano rituali con bracieri fiammeggianti mentre sul fiume scivolano migliaia di piccoli lumi.


Altrettanto affascinante, ma completamente diversa, è l'esperienza di navigazione sui backwaters del Kerala. A bordo delle tradizionali houseboat, trasformate da barche da carico in confortevoli alloggi galleggianti, si possono raggiungere villaggi remoti altrimenti difficilmente accessibili. Le imbarcazioni, spesso dotate di balconi francesi a tutta altezza e persino suite lussuose, offrono anche attività culturali come laboratori tradizionali e sessioni di yoga al tramonto.


Festival come Holi e Diwali


Partecipare ai festival indiani significa vivere la cultura locale nella sua espressione più vibrante. Holi, il "Festival dei Colori" celebrato tra febbraio e marzo, segna l'arrivo della primavera e la vittoria del bene sul male. Durante la celebrazione, persone di ogni casta e religione si riversano nelle strade lanciandosi polveri colorate e acqua, in un'atmosfera di gioia collettiva. Le località più autentiche dove vivere questa esperienza sono Mathura e Vrindavan, luoghi legati alla vita del dio Krishna.


Diwali, la "Festa delle Luci" celebrata tra ottobre e novembre, illumina case e templi con migliaia di lampade e candele. Il terzo giorno, Lakshmi Puja, è il più solenne: le famiglie decorano le abitazioni con lampade a olio, candele e rangoli colorati, onorando Lakshmi, dea dell'abbondanza. Jaipur e Varanasi sono particolarmente rinomate per le loro splendide illuminazioni durante questo periodo.
 

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#6. Quando andare e come muoversi in India


Pianificare correttamente i tempi e i mezzi di trasporto è fondamentale per un viaggio di successo in India, un paese con climi ed esperienze di viaggio estremamente variegati.


Clima e stagioni migliori per regione


L'inverno (novembre-febbraio) rappresenta generalmente il periodo migliore per visitare gran parte dell'India, con temperature miti e assenza di piogge. Tuttavia, nelle pianure indo-gangetiche può fare freddo durante la notte. Le coste sud-orientali e le isole meridionali sono preferibili tra gennaio e febbraio, poiché le piogge continuano fino a dicembre. Il Rajasthan occidentale può essere visitato anche in estate (giugno-agosto), essendo meno colpito dai monsoni. Analogamente, il Ladakh all'estremo nord è visitabile in estate perché situato in una "ombra pluviometrica".


Voli interni e treni notturni


Per coprire le grandi distanze indiane, i voli domestici rappresentano un'opzione efficiente. Compagnie come Indigo, Air India e Spicejet collegano le principali città. Prenotando con 4-5 mesi di anticipo, si possono trovare tariffe a partire da 32 euro.


I treni, invece, offrono un'esperienza culturale unica. Con 8 milioni di persone che viaggiano quotidianamente, è indispensabile prenotare in anticipo. Le classi spaziano dall'economica Sleeper alle più confortevoli AC3, AC2 e AC1 con aria condizionata. La classe AC2 è ideale per famiglie. I biglietti si prenotano tramite il sito IRCTC o piattaforme come MakeMyTrip.


Consigli per spostarsi in sicurezza


Portate sempre con voi i documenti di viaggio e bevete solo acqua imbottigliata con tappo sigillato. Prenotate i biglietti con anticipo, specialmente durante le festività. Nelle aree remote, è utile avere contanti per le piccole spese. Altri mezzi di trasporto includono autobus governativi e privati, auto con conducente (₹2.000-₹4.500 al giorno), e nelle grandi città sistemi di metropolitana e servizi di ride-sharing come Ola e Uber.
 

 

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Qual è il periodo migliore per visitare il Triangolo d'Oro in India?

 Il periodo ideale va da ottobre ad aprile, quando il clima è più secco e mite. Si consiglia di evitare i mesi estivi da maggio a settembre, caratterizzati da temperature che superano spesso i 40°C.

#7. Tra Meraviglie Architettoniche e Tesori Culturali


L'India, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, culture e tradizioni, offre un'esperienza di viaggio unica e indimenticabile. Attraverso questo tour virtuale abbiamo esplorato alcune delle destinazioni più affascinanti del subcontinente indiano, dal maestoso Taj Mahal alle fortezze dorate del Rajasthan, dai backwaters del Kerala ai templi millenari del Tamil Nadu.


Certamente, un singolo viaggio non può bastare per scoprire tutte le meraviglie di questo immenso paese. Ciascuna regione dell'India presenta caratteristiche distintive che meritano di essere assaporate con calma. Il Nord con i suoi monumenti storici, il Rajasthan con i suoi colori vibranti, il Sud con la sua natura rigogliosa e i luoghi spirituali come Varanasi con la loro atmosfera mistica rappresentano facce diverse dello stesso straordinario mosaico culturale.


Prima di partire, ricordate di pianificare il vostro viaggio tenendo conto delle stagioni più adatte per visitare ciascuna regione. Allo stesso modo, organizzate con anticipo gli spostamenti interni, sia che scegliate i voli domestici per coprire grandi distanze, sia che preferiate l'esperienza culturale del treno per assaporare il vero ritmo dell'India.


Durante il vostro soggiorno, concedetevi il tempo di vivere esperienze autentiche oltre le classiche tappe turistiche: partecipate alle cerimonie sul Gange, perdetevi tra i mercati locali, assaggiate la cucina tradizionale e, se possibile, programmate il vostro viaggio in concomitanza con uno dei coloratissimi festival indiani.


Undoubtedly, l'India può sembrare a volte caotica e travolgente, ma è proprio in questo apparente caos che si nasconde la sua magia. Infatti, chi visita l'India torna a casa non solo con bellissime fotografie, ma con una nuova prospettiva sulla vita, arricchito da incontri, colori, profumi e spiritualità che rimarranno impressi nel cuore.
Quindi, preparate le valigie, aprite la mente e lasciatevi sorprendere da questo straordinario paese. Namaste!
 

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