Necropoli di Giza: il complesso di antichi monumenti egiziani
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La necropoli di Giza si estende in una vasta area dell'altopiano di Giza, ubicata 25 km a sud del Cairo, la capitale egiziana. Giza è proprio il nome della città suburbana in cui si trova l'altopiano, nell'omonima piana a pochi chilometri dalla capitale, sulla riva sinistra del Nilo.
Questo complesso di monumenti costituisce la più celebre immagine dell’Egitto nel mondo. Nell'area che delimita la necropoli si trovano infatti tra le più famose testimonianze della civiltà dell’Antico Egitto.
La Sfinge, alle cui spalle sorgono le tre grandi piramidi di Giza più famose, la piramide di Cheope (o Grande Piramide,l'unica tra le sette meraviglie del mondo antico ad essere rimasta intatta fino ai giorni nostri), la più settentrionale, la piramide di Khafra, in italiano conosciuta come Chefren che è quella intermedia e la piramide di Menkaure, quella posta più a sud, per gli italiani famosa come piramide di Micerino.
Non tutti sanno che la forma piramidale perfetta è attribuita al culto del Sole, per la quale gli spigoli della piramide rappresenterebbero i raggi solari, e la piramide in sé è il mezzo per salire al cielo.
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Le necropoli di Giza in Egitto
A queste tre costruzioni principali si aggiungono svariate costruzioni satellite tra cui le piramidi minori, dedicate alle consorti, numerosi cimiteri, mastabe e tombe private, sepolture di alti funzionari e membri secondari delle varie famiglie reali. Tra le scoperte di epoca più recente, è stato rinvenuto nella stessa piana il “Villaggio degli Artigiani”, i veri fautori delle piramidi, e della necropoli a loro dedicata.
Questo villaggio si trova per l’esattezza a sud-est delle due tombe piramidi di Chefren e Micerino. Osservando l’area dall'alto si potrebbe pensare che solo la parte settentrionale dell'altopiano sia occupata da vecchi edifici, ma in realtà è solo un'impressione dovuta alle dimensioni enormi delle tre piramidi. Le tombe sono state trovate più a ovest e il villaggio dei lavoratori e dei loro cimiteri estende la necropoli molto più a sud di quanto sembri.
La storia antica delle necropoli di Giza
Ogni dinastia creava una necropoli, durante il Vecchio Impero, molte dinastie usavano la stessa necropoli, ma è un fenomeno piuttosto raro. A Giza furono sepolti i faraoni della quarta dinastia, mentre quelli della prima e seconda dinastia furono sepolti nella necropoli di Umm al-Qa'ab ad Abydos. Quelli della terza dinastia erano a Saqqara.
I faraoni della quinta e sesta dinastia furono sepolti ad Abousir, a nord di Saqqara. Ma in realtà non vi è alcuna regola, ad esempio la necropoli di Saqqara è stata utilizzata fin dalla prima dinastia e durante tutto il vecchio impero.
Se si considera l'uso che è stato fatto della necropoli durante il suo periodo d'oro, cioè durante la IV dinastia (tra il 2550 e il 2450 circa), si osserva che ogni tomba è composta da vari elementi: la piramide che funge da tomba, un muro a protezione della piramide, un tempio in alto, vicino alla piramide, una pavimentazione, un tempio in basso, edifici minori legati alle piramidi, uno o più cimiteri.
Piramidi d'Egitto
Inoltre, si pensa che le piramidi di Cheope e Chefren, fossero corredate da fosse contenenti (o che presumibilmente contenevano) una barca funeraria di legno.
Tutti conoscono la Sfinge, quest’affascinante figura mitologica, è una scultura monumentale risalente alla metà del XXVI secolo a.C. È attribuita al faraone Khafra (Chefren), a cui si deve anche la seconda piramide. La Sfinge non è solo una statua, è anche un tempio che ha analogie con quello di Khafra.
A lungo si è discusso e si discute ancora sulla questione delle fattezze umane della Sfinge, una figura con corpo di leone e volto umano. Non si riesce a stabilire con precisione se il volto rappresentasse Khufu (Cheope) o Khafra (Chefren).
Non è facile rispondere, anzi probabilmente non è proprio possibile, anche al giorno d'oggi gli scienziati hanno opinioni divergenti, anche se gran parte di loro sposa la versione per cui fosse Khafra. Quelli a favore di Khufu sottolineano l'assenza di una falsa barba, un attributo importante dell’altro faraone.
Chi invece sostiene che la Sfinge raffiguri proprio Chefren, fa notare che questo attributo fosse recente, non è inconcepibile che sia apparso solo dopo la realizzazione della Sfinge.
La Grande Sfinge d'Egitto: Un Enigma Millenario
La Grande Sfinge di Giza, uno dei monumenti più iconici e misteriosi dell'antico Egitto, si erge maestosa sull'altopiano di Giza, a circa 10 km a ovest del Cairo. Questa colossale statua in pietra calcarea, che unisce il corpo di un leone con il volto umano, è un capolavoro dell'innovazione artistica e architettonica dell'antico Egitto .
Storia e Origini
Si ritiene che la Grande Sfinge sia stata scolpita intorno al 2500 a.C., durante la IV dinastia dell'Antico Regno, probabilmente sotto il regno del faraone Chefren (2558-2532 a.C.) 12. La statua, che si pensa rappresenti lo stesso Chefren, fu ricavata da un affioramento di roccia durante la costruzione delle Piramidi di Giza .
Struttura e Dimensioni
La Sfinge è la più grande scultura sopravvissuta del mondo antico, misurando 73,5 metri di lunghezza e 20 metri di altezza. Il monumento è composto da tre diversi strati rocciosi, con la testa e il collo formati da pietra calcarea più dura e pura, che ha permesso una migliore conservazione nel tempo .
Misteri e Speculazioni
Nel corso dei secoli, la Sfinge è stata al centro di numerose speculazioni riguardanti la sua età, lo scopo, il metodo di costruzione e persino l'esistenza di camere nascoste 3. La sua posizione e orientamento, allineati direttamente a est e con il sole nascente durante gli equinozi, suggeriscono una possibile significanza astronomica .
Conservazione e Restauri
La Sfinge ha subito numerosi interventi di restauro nel corso della sua lunga storia. Significativi lavori furono effettuati durante il regno di Thutmose IV nel Nuovo Regno e in epoca greco-romana . Nonostante ciò, il monumento ha sofferto l'erosione naturale e i danni causati dall'attività umana, tra cui il vandalismo e l'inquinamento .
La Sfinge Oggi
Oggi, la Grande Sfinge continua a essere un simbolo potente dell'antico Egitto, attirando studiosi e turisti da tutto il mondo . Nonostante i millenni trascorsi, mantiene intatto il suo fascino e il suo mistero, sfidando ancora coloro che si avvicinano a svelare i segreti celati nella sua storia e costruzione .
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