La cucina tipica egiziana è un’affascinante combinazione di influenze mediterranee e mediorientali, che si riflette nella varietà di sapori, colori e profumi dei suoi piatti. È una cucina semplice ma ricca, capace di sorprendere anche i palati più esigenti grazie all’uso sapiente di spezie e ingredienti genuini.
Tra le spezie più utilizzate troviamo coriandolo, cumino, curcuma e pepe nero, che donano ai piatti aromi intensi e profondità di gusto. Ma la vera protagonista della cucina egiziana è la shatta, ovvero il peperoncino, presente in quasi tutte le preparazioni, dalle salse ai piatti principali. La shatta può essere usata sotto forma di polvere, pasta o olio piccante, e spesso viene servita anche come condimento a parte.
Proprio per l’uso frequente di questa spezia, è importante fare attenzione se non si è amanti del piccante o se si soffre di intolleranze o allergie. In tal caso, è sempre consigliato specificare chiaramente che il piatto venga preparato senza peperoncino ("min ghayr shatta", in arabo). In genere, i ristoranti sono abituati a gestire queste richieste, soprattutto nelle zone turistiche.
Oltre alle spezie, la cucina egiziana fa largo uso di legumi, verdure, carne di pollo e agnello, ma anche pesce nelle zone costiere. I piatti sono spesso accompagnati da riso o pane locale come l’aysh baladi, simile alla pita.
Gustare la cucina egiziana significa fare un viaggio nella cultura del Paese, tra tradizioni antiche e accoglienza calorosa. È un’esperienza da vivere appieno, magari iniziando da piatti famosi come il koshari, il falafel egiziano (ta’meya), o una tajine speziata.