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Città di Edfu

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Edfu la città del dio falco
 

Edfu è una città di 60000 abitanti circa, situata sulla riva ovest del Nilo, per la precisione tra Esna e Assuan; questa splendida città egiziana, circondata da palmeti, deserto e suggestive montagne di granito, ha molto da raccontare sul suo antico passato, a partire dall’epoca in cui la stessa rivestiva l’importante ruolo di capitale di una delle regioni dell’Alto Egitto. 


La città deriva la sua fama da due templi, che sono considerati secondi solo a quello di Dendera. Il tempio più grande è in buona conservazione, il più piccolo, a volte chiamato impropriamente Typhonium, sembrerebbe essere un’appendice del primo. Le sculture in esso presenti rappresentano la nascita e l’educazione della giovane divinità Horus, i cui genitori Noum, o Kneph, e Athor erano invece venerati nel tempio più grande.


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Edfu deve la sua notorietà al magnifico tempio dedicato a Horus, edificato all'epoca del Nuovo Regno su precedenti vestigia risalenti all’Antico Regno, resta ancora oggi uno degli antichi luoghi di culto meglio conservati di tutto il territorio egiziano. Di notevole rilevanza anche la necropoli risalente dall’epoca dell’Antico Regno, che rappresenta un’ulteriore prova dell’importanza archeologica del sito. Una visita a questa graziosa città è imprescindibile durante il vostro viaggio in Egitto, tra i molteplici resti e testimonianze dell’antica civiltà egizia di cui l’Alto Egitto è ricco.

 

Tempio di Horus a Edfu
 
Il grande tempio di Horus fu costruito tra il 237 a.C. e il 57 a.C., durante il regno di Cleopatra VII e, come abbiamo detto, tra  tutti i resti di templi in Egitto, è il più completamente conservato. L'enorme tempio tolemaico fu costruito con blocchi di arenaria sul sito in cui precedentemento sorgeva un piccolo tempio del Nuovo Regno, orientato da est a ovest, rivolto verso il fiume. L’attuale tempio è invece rivolto da nord a sud e lascia in vista i resti in rovina del pilone del tempio più vecchio sul lato est della prima corte.

 

 

 

I resti dell'antico insediamento di Edfu si trovano a circa 50 m a ovest del tempio tolemaico, a sinistra del vecchio pilone del tempio. Si chiamava Wetjeset-hor, successivamente prese il nome greco di Apollinopolis Magna o anche Apollonopolis Magna, che faceva parte della Legione II Traiana Fortis, nel periodo ellenistico e sotto l’impero romano.

L’insediamento, a cui ci si riferisce anche come Tell Edfu, contiene maggiori prove della storia egizia ed è di maggiore interesse archeologico rispetto al tempio tolemaico. Sebbene le parti principali dell'insediamento mostrino gravi segni di erosione, lesioni o siano state esposte durante gli scavi, è conservato abbastanza bene. I resti dell'insediamento forniscono una panoramica dello sviluppo di Edfu come città di provincia dalla fine del Vecchio Regno fino ad arrivare al periodo bizantino. La parte più antica della città, che può essere datata alla fine del Vecchio Regno, si trova nella parte orientale, non lontano dal tempio tolemaico. La città era particolarmente fiorente durante il Primo Periodo Intermedio quando si espanse ampiamente ad ovest. È uno dei pochi insediamenti nel sud dell'Egitto che prosperò quando invece sembra che il nord, specialmente attorno al delta, fosse in declino economico.

 

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L'antico cimitero dell’insediamento
 

L'antico cimitero dell’insediamento comprendeva mastabe dell'Antico Regno e tombe successive. Prima dell'inizio del Nuovo Regno, la necropoli fu trasferita a Hager Edfu, a ovest e poi, nel tardo periodo, a sud: a Nag'el-Hassaya. L'intera area era chiamata Behedet. Il dio Horus era qui adorato infatti come Horus Behedet.


Una di queste mastabe apparteneva a Isi, un amministratore locale, conosciuto come il "grande capo del Nome di Edfu" nella sesta dinastia. Isi visse a cavallo tra il regno del re Djedkare Isesi del quinto e il regno di Pepi I della sesta dinastia. In seguito Isi divenne un dio vivente e fu così adorato durante il Medio Regno. 
 
Sulla riva occidentale, vicino al villaggio di Naga el-Goneima, a circa 5 km a sud di Edfu si trovano i resti di una delle sette piccole piramidi a gradoni costruite lungo la valle del Nilo. La struttura è stata costruita in ruvida arenaria di colore rossastro, l'altezza attuale è di 5,5 m. La piramide è stata da alcuni attribuita al re Huni della Terza dinastia. 


 
 
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