Tempio di Dakka
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El Dekka era noto agli antichi Egizi come Pselqet e agli antichi Greci come Pselchis. Oggi quest'opera si trova su un piccolo promontorio, consistente in una facciata, un pilone, una corte interna e due santuari. È considerato come l'unico tempio nubiano con una facciata rivolta a nord e la cui orientazione a nord – sud segue in parallelo il corso del Nilo.
Luogo:
Questo tempio si trova a circa 100 chilometri a sud della diga di Assuan, nella regione dell'antica Nubia. Fu spostato da quella di Sebua, circa 40 chilometri controcorrente, tra il 1962 e il 1968 a causa delle inondazioni dovute alla costruzione dell'alta Diga.
Da chi fu costruita?
Ci sono varie opinioni al riguardo. Alcuni studiosi dicono che questo tempio sia stato costruito nell'epoca della 18 esima dinastia, voluto dalla regina Hatshepsute e dal re Tutmosis III, poichè qui i due vi trovarono vari ceppi per il culto del dio Horus, a cui dedicarono il tempio. Altri studiosi ritengono invece che il tempio fu costruito da un re della nubia, Akamani, che gli antichi greci conoscevano come Ergamenes, nel 220 a.C., mentre altri affermano che la data di edificazione debba essere fatta risalire al periodo di Tolomeo II Philadelphus, nel 282 – 246.
El Dakka era nota agli antichi egizi come Pselqet e ai greci come Pselchis. Oggi quest'opera si trova su un piccolo promontorio. Consiste in una facciata, un pilone, una corte interna e due santuari. È considerato come l'unico tempio nubiano con una facciata che si rivolge a nord, orientato in parallelo con il corso del Nilo.
Il pilone del tempio è oggi separato dal resto della parte rimanente a causa dei muri di chiusura mancanti che un tempo cingevano la corte interna. Sull'entrata del pilone un disco solare spiega le sue ali. Nella parte meridionale del tempio, una piccola entrata conduce alla parte interna del pilone e ad una scalinata che comunica con numerose stanze interne.
Dopo la corte aperta, si trova la facciata del pronao ornata dai bassorilievi che raffigurano le offerte in sacrificio alle divinità del re Tolomeo.
Oltre il pronao, il tempio ha due santuari, uno costruito da Arkamani e un secondo voluto da Augusto.
Questo contiene una ricca decorazione di bassorilievi che raffigurano il re della Nubia mentre rende omaggio alle divinità nubiane con dei sacrifici. Uno dei più pregiati raffigura in particolare Anqet, la dea di Assuan con le sue elaborate acconciature, e il dio dalla testa di leone, Sekhmet. Altre scene mostrano il re mentre offre i sacrifici a Toth, Isis e Tefnut.
Il resto del tempio è decorato da varie scene religiose su meravigliosi bassorilievi. Come per la maggior parte dei monumenti dell'antica Nubia, il tempio venne convertito in luogo di culto cristiano in età successiva.
È degno di nota il fatto che l'attuale locazione del Tempio di Dakka, non solo è la stessa del tempio di Sebua, ma anche del tempio di Maharraka, che risale al periodo Romano, dedicato al dio Serapis a Isis, e curiosamente è l'unico ad avere una scalinata a chiocciola.
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